A cura della Redazione

Sversamenti abusivi di rifiuti e incendi, 35 nuove telecamere nel Parco Nazionale del Vesuvio. Lunedì 16 luglio è stato presentato - ed attivato - il nuovo sistema di videosorveglianza che monitorerà le aree boschive e le strade della zona, spesso teatro di atti illeciti come il deposito indiscrimanto di spazzatura e la combustione della stessa e della vegetazione.

«Per gli incendi dei rifiuti boschivi e per chi inquina chiederò il Daspo ambientale. Chi non ama il suo territorio vada via», ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervenuto ad Ottaviano alla conferenza stampa di presentazione dell'impianto, insieme al presidente dell'Ente Parco, Agostino Casillo, e ai sindaci dell'area del Parco.

«Il posizionamento di 35 videocamere all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio è un segnale importante, concreto e anche simbolico - ha spiegato Costa -. Mi aspetto ora che queste 35 telecamere diventino sempre di più, e non solo qui al Vesuvio; non si tratta di creare uno stato di polizia, e personalmente credo che solo chi ha qualcosa da nascondere possa protestare per questo intervento. Si tratta, invece, di uno strumento importante per il presidio del territorio e la prevenzione. Ed in più è una garanzia per il cittadino»

Il ministro ha poi esortato le amministrazioni locali: «Mi aspetto che i Comuni facciano la loro parte - ha detto -. Agganciatevi a questo sistema e supportatelo. Anzi ai Comuni dell'area dico: aiutate il Parco sulla questione rifiuti abbandonati. Se serve, come Ministero ci siamo. Anche questa è prevenzione».

Infine, il ministro ha voluto sottolineare alcuni interventi a tutela del territorio del Vesuvio: «Nell’ultimo anno - ha spiegato - sono state fatte alcune cose importanti, come i due presìdi dei Vigili del Fuoco nel Parco nazionale del Vesuvio (che saranno attivi fino al prossimo 15 settembre, il periodo di maggior rischio soprattutto per gli incendi, ndr). Inoltre, qualche giorno fa ho sottoscritto un protocollo d'intesa tra Carabinieri forestali e Vigili del Fuoco per annullare il gap nello scambio di informazioni, e fare chiarezza su chi debba intervenire per dirigere le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi. Inoltre, proprio qui sul Vesuvio - ha concluso il ministro Costa - si sta facendo ingegneria naturalistica per trattenere suolo, per consentire un risveglio naturalistico e, laddove si ritenga necessario, agire con interventi di piantumazione».

Il neonato sistema di videosorveglianza è stato finanziato con i fondi dell'Ente Parco. «Tra i presidi dei Vigili del Fuoco e le telecamere abbiamo speso mezzo milione di euro - ha detto Casillo -. Sorveglianza, controllo del territorio, primo intervento sono i punti sui quali ci siamo concentrati. Ma anche la rinaturalizzazione delle aree boschive distutte dagli incendi della scorsa estate».

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