A cura della Redazione

Erano oltre 40 anni che non si sentiva parlare di colera, dalla famosa epidemia del '73. Ed invece, oggi, sono stati registrati due casi di pazienti ricoverati al Cotugno, l'ospedale napoletano specializzato nella cura delle malattie infettive.

«Il vibrione è stato isolato nelle feci di un piccolo paziente di 2 anni, trasferito dal Santobono, e sulla mamma, rientrati recentemente da un viaggio in Bangladesh e residenti a Sant’Arpino, in provincia di Caserta - spiega Antonio Giordano, commissario straordinario dell'A.O. dei Colli Monaldi - Cotugno - CTO -. Immediatamente è stata allertata la Asl competente e sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli. I contatti familiari del caso indice sono stati già individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria. Attualmente, entrambi i pazienti sono in condizioni stazionarie - prosegue il manager -. La situazione è del tutto sotto controllo».

Il colera è una malattia infettiva acuta causata da batteri della specie Vibrio Cholerae, provoca diarrea profusa causata dall’infezione dell’intestino e, spesso, è asintomatica o paucisintomatica. La trasmissione può avvenire per ingestione di acqua o alimenti contaminati dal batterio, mentre il contagio diretto avviene per trasmissione oro-fecale ed è molto raro in condizioni igienico-sanitarie normali.

L’incubazione varia da 1 a 5 giorni e la malattia si manifesta con diarrea improvvisa e forte vomito che portano a una rapida disidratazione.

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