A cura di Enza Perna

Marzo 2020, arriva il decreto “Io resto a casa”. L’emergenza coronavirus prende il sopravvento. Tutti obbligati a restare chiusi tra le mura domestiche. In un attimo il mondo si ferma, la vita prende un'altra direzione. Cambiano le abitudini, crollano le speranze e improvvisamente temi di dover rinunciare ai tuoi sogni.

Subentra allora la paura che il traguardo che ti eri prefissato possa allontanarsi, spegnendo quell'entusiasmo che aveva mitigato la tensione degli ultimi giorni. 

Letizia Di Luglio, 24 anni di Torre Annunziata, era ad un passo dalla laurea magistrale in Matematica, quando scoppia l’emergenza coronavirus. Quel sofferto e faticoso traguardo sembrava allontanarsi. Sembrava sì, perché se il decreto impone di restare nella propria dimora, non ha però impedito a Letizia di laurearsi nella seduta prefissata, il 30 marzo. Davanti a lei un pc, in collegamento i membri della Commissione. Intorno, non compagni, amici e colleghi, ma la sua famiglia, il papà Sabato, la mamma Nunzia e il fratello Francesco (nella foto in basso), oltre alla cognata Simona, in rete.

Un momento singolare e diverso, ma in ogni caso emozionante. La giovane neo dottoressa ha comunque indossato il fatidico tailleur, ha ricevuto fiori, mangiato la torta e ricevuto un magico applauso virtuale dal corpo docente, avendo ottenuto il massimo dei voti. Un applauso interminabile e caloroso quello della sua famiglia, che ha cercato di occupare gli spazi vuoti di chi non poteva esserci in quel momento.

“Abbiamo cercato di rendere questo giorno il più perfetto possibile - dice la mamma emozionata - con coroncina di fiori e torta rigorosamente fatte in casa. Per la festa pazienza, si farà a tempo debito. Era importante per Letizia far sì che questo giorno arrivasse. La sua carriera universitaria è stata impegnativa – continua -,  si è laureata nei tempi giusti, 109 la triennale e 110 e lode la magistrale. Ha dovuto rinunciare molto alla sua vita sentimentale e sociale per avere questi risultati. Il suo indirizzo richiedeva una frequenza costante che le ha dato modo di conoscere nuovi  amici, con cui ha fatto gruppo di studio, ma non si contano le volte in cui con la pioggia e il freddo ha dovuto prendere il bus la mattina presto e tornare la sera tardi. Ed un orgoglio per noi – conclude –, soprattutto date le difficoltà di questo ultimo mese. Ma Letizia non ha mai mollato”.

Dopo un mese di contagi, guarigioni, morti, statistiche è bene riportare anche notizie di speranza, che spiegano come la grinta e la forza d’animo possano andare oltre agli ostacoli provocati da una pandemia.

Per Letizia e tanti altri giovani che hanno vissuto in questi giorni la sua stessa esperienza, il traguardo della laurea ha un sapore del tutto particolare. Gioia mista a tristezza.  “In quel momento ho provato una grande soddisfazione – afferma la 24enne - perché finalmente avevo realizzato il sogno della mia vita. Ma un minuto dopo non ho potuto fare a meno che rivolgere un pensiero a tutte quelle persone vittime del coronavirus e alle altre che ancora combattono la battaglia per la vita in un letto di ospedale. Oltre ai miei genitori, ai quali va il mio ringraziamento per avermi sempre supportato durante tutto il mio percorso di studi, la laurea conseguita la dedico anche a loro”.