A cura della Redazione

Più di 1.000 Comuni in Italia sono ancora senza un Responsabile per la transizione digitale, una figura obbligatoria da oltre 7 anni, il cui compito dovrebbe essere quello di gestire l'evoluzione delle Pubbliche Amministrazioni locali verso le nuove tecnologie: è quanto risulta da un rapporto stilato dal Csel - Centro Studi Enti Locali. Ma cosa emerge da questa situazione e come si colloca la Campania in questo contesto?

Oltre 1000 comuni italiani senza Responsabile per la transizione digitale: cosa significa

Da un recente rapporto del Csel - Centro Studi Enti Locali emerge che, nonostante il passare del tempo e i vincoli di legge introdotti negli anni passati, più di 1.000 Comuni italiani non hanno ancora nominato un Responsabile della transizione digitale (RTD), una figura non soltanto obbligatoria per le pubbliche amministrazioni da diversi anni, ma anche necessaria da un punto di vista funzionale, dal momento che si tratta di un ruolo manageriale impegnato nella gestione dei processi di digitalizzazione, semplificazione e crescita inclusiva delle PP.AA.: a fronte di un obbligo introdotto da oltre sette anni, molti enti locali non hanno infatti ancora adempiuto a questa normativa, restando notevolmente indietro nei processi evolutivi che oggi coinvolgono anche gli uffici pubblici.

Se nel privato la digitalizzazione ha fatto passi da gigante, con iniziative che già da anni riscuotono grande successo sul web nei diversi ambiti, dall'e-commerce fino all'intrattenimento digitale, dove operatori come i casino online con le loro innovative poker room accessibili da PC e da mobile permettono di divertirsi in maniera pratica e veloce da qualsiasi luogo in cui vi sia una connessione internet, nel settore pubblico l'uso delle nuove tecnologie ha incontrato non pochi ostacoli dovuti sia alla burocrazia che alla mancanza di competenze. È proprio in quest'ottica che si è puntato sull'introduzione dei RTD, che grazie a conoscenze organizzative, informatiche e giuridiche avrebbero dovuto accelerare i processi di innovazione degli enti locali, cosa che purtroppo è accaduta solo in parte.

Il problema nelle diverse aree geografiche

A proposito dell'assenza dei Responsabili per la transizione digitale negli enti locali, è interessante notare innanzitutto che più della metà dei Comuni inadempienti si trova nel sud e nelle isole d'Italia. Il rapporto Csel ha evidenziato, infatti, che 537 Comuni meridionali (il 52%) non hanno ancora nominato un RTD, mentre nel nord sono 355 (il 34%) e nel centro 142 (il 14%), una situazione che dunque vede il meridione indietro ma che, al tempo stesso, evidenzia una problematica diffusa a livello nazionale.

Nonostante l'obbligo vigente da più di 7 anni, sono dunque molti i comuni che non hanno ancora adempiuto a questa normativa, neppure dopo che, nel 2019, la Ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno aveva emesso una Circolare che sottolineava l'importanza strategica di queste figure manageriali. Il quadro, insomma, non è dei migliori e particolarmente negativa risulta la situazione della Campania.

Responsabili per la transizione digitale: cosa accade in Campania

In un contesto tutt'altro che positivo, i dati relativi alla nostra regione aggiungono ulteriori elementi di preoccupazione. La Campania si colloca, infatti, al secondo posto tra le regioni con il maggior numero di enti inadempienti, con 115 Comuni (l'11% del totale) che non hanno ancora nominato un RTD, alle spalle del Piemonte che, con 123 enti, raggiunge una percentuale del 12% del totale.

La situazione descritta è motivo di preoccupazione, considerando che l'Italia ha investito ingenti risorse nella trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, comprese le aree di migrazione in cloud, sicurezza informatica, rafforzamento delle competenze digitali e infrastrutture, poiché l'assenza di figure manageriali apicali incaricate di guidare questi processi in oltre 1.000 comuni equivale ad avere una macchina che procede con il freno a mano tirato, potenzialmente in grado di correre ma sempre più indietro rispetto al resto del Paese.

La Campania, così come le altre regioni italiane, devono dunque fare uno sforzo ulteriore per superare questo impasse e nominare i Responsabili della transizione digitale: in questo modo sarà possibile mettere in atto una transizione efficace ed efficiente verso la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, che possa portare benefici sia ai cittadini che agli enti stessi.