A cura della Redazione

L’appuntamento è davanti allo stadio Giraud di Torre Annunziata alle ore 20,00 per organizzare una fiaccolata per le strade della città fino a piazza Giovanni XXIII della Pace, sede della Basilica della Madonna della Neve

"Ancora una volta - dicono i promotori per la riapertura del pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase - portiamo all'attenzione delle istituzioni una richiesta che rappresenta un'esigenza collettiva, vista una situazione che mina la dignità di un popolo che non è, e non vuole essere considerato, di serie B. La sanità territoriale versa in condizioni pessime: manca un pronto soccorso, un punto nascita ed un consultorio. In una società civile è improponibile che queste gravissime mancanze possano essere accettate".

Già dalle ore 19,00 incominciano ad affluire i primi gruppi ed associazioni del territorio: il Comitato “Ce avite accise ‘a salute”, Mamme Vulcaniche, ABC (Associazione Benessere Collettivo), Catena Rosa, gli Ultras del Savoia, gli studenti dell’Istituto “G. Marconi”. Poi arrivano politici e sindacalisti: il senatore Orfeo Mazzella, l’ex senatore Sandro Ruotolo, il consigliere regionale Severino Nappi, il sindaco di Trecase Raffaele De Luca, il segretario generale della Fiom CGIL di Bari, Ciro D’Alessio (nativo di Torre Annunziata). E poi tantissimi cittadini comuni, di Torre Annunziata, ma anche di Trecase, Boscotrecase, Boscoreale, stanchi di subire da circa 4 anni la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di riferimento, che serve oltre 200mila abitanti.

Il corteo si è svolto in maniera civile, "scortato" dai militari del Comado Gruppo Carabinieri, dagli agenti della Polizia urbana e dalla Protezione civile Misericordia, presente anche con un'ambulanza.

Massiccia la partecipazione di cittadini (circa 10mila persone), con la presenza anche di molti giovani. La fiaccolata segue il corteo organizzato il 13 gennaio scorso, con partenza da Torre Annunziata e arrivo all’ospedale di Boscotrecase, dove è stato istituito un presidio permanente per mantenere alta l’attenzione e la tensione sul problema.

Anche i mass media regionali e nazionali si sono occupati della vicenda. A La7, nella trasmissione “Tagadà”, è stata intervistata l’attivista di “Catena Rosa” Ada Ferri. Il TG3 ha trasmesso più di un servizio sulla manifestazione di protesta del 13 gennaio scorso. Molte tv regionali hanno mandato in onda servizi dall'ospedale di Boscotrecase.

Si sono poi susseguite due interrogazioni: una del senatore Orfeo Mazzella, al Senato, e l’altra del consigliere regionale Severino Nappi, alla Regione.

Non si è fatta attendere infine la risposta del governatore Vincenzo De Luca, che ha lamentato l’assenza cronica di medici da indirizzare nei pronto soccorso di una decina di ospedali della Campania.

Insomma la situazione sembra ancora in stallo ed è difficile che nel breve periodo si possa trovare una soluzione al problema. A meno che non si organizzino concorsi anche per l’assunzione di medici specializzandi, come ha fatto l’ospedale Cardarelli di Napoli, che su 13 medici per il pronto soccorso ha assunto 12 specializzandi.