A cura della Redazione

Due nuove sedie di comodo per l’utenza stabiese e del comprensorio sono da poche ore ufficialmente entrate in dotazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

A consegnarle, nelle mani dei dirigenti sanitari del nosocomio stabiese, i soci della Pro Loco Castellammare di Stabia che martedì 28 giugno scorso hanno così dato concretezza al progetto di promozione e valorizzazione culturale e turistica del territorio che strizza simpaticamente l’occhio alla realtà quotidiana nel segno della solidarietà.

«Un sentito grazie anche a nome del Direttore Generale, dei sub Commissari e del personale tutto perché oggi abbiamo la possibilità di comprendere appieno il significato di parole come assistenza e compartecipazione con le associazioni di volontariato, il cui apporto è fondamentale per incrementare la buona sanità», così ha esordito il dott. Mauro Muto, Direttore degli Ospedali Riuniti dell’Area Stabiese.

«Stiamo lavorando - ha continuato - per una migliore umanizzazione e ottimizzazione dei servizi di assistenza per i quali ogni ospedale ha a disposizione circa 25.000 euro e con l’introduzione del percorso accellerato e del triage organizzativo ogni paziente che arriva in pronto soccorso potrà stare in letto di osservazione quelle tre, quattro o sei ore necessarie a stabilire se deve essere dimesso, avviato a procedure più complesse oppure inviato ad unità territoriali specializzate. Stiamo anche - ha continuato il dirigente - ridisegnando il percorso rosa per l’assistenza alle donne vittime di violenze e stalking che avranno a disposizione quindi un’area riservata con psicologi specializzati oltre a quello della linea argento che offrirà alle persone anziane l’opportunità di ritrovare anche in ospedale quegli spazi tranquilli e privati cui sono abituati in casa propria. Il tutto - ha concluso Muto - nell’ottica di un polo unico coordinato degli ospedali del territorio ai fini del decongestionamento dai famosi ricoveri impropri e per la riduzione dei tempi di attesa di problematiche come quelle, ad esempio, delle fratture del femore che andrebbero gestite entro le 48 ore e che ancora oggi richiedono non meno di sei-sette giorni».

«Grazie per l’impegno profuso e il grande senso di altruismo e solidarietà dimostrato che è andato senz’altro in una giusta direzione utile all’intera Comunità», questo il commento del dott. Arturo Fomez, Responsabile del Pronto Soccorso del San Leonardo.

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