A cura della Redazione

«Voto favorevole per l’emodinamica in ospedale, ma ci saremmo aspettati un discorso complessivo sulle deficienze del ‘San Leonardo’, cuore pulsante della città di Castellammare di Stabia. Stigmatizziamo, inoltre, l’assenza dei vertici dell’Asl Na3 Sud».

Così Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare dell’opposizione di centrodestra a Castellammare di Stabia, a margine della votazione di un ordine del giorno del Consiglio comunale per l’istituzione di un servizio di Emodinamica presso l’Unità Operativa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Castellammare, approvato con 24 voti favorevoli.

«Ci è giunta una nota per giustificare l’assenza di una serie di illustri esponenti dell’Asl - ha continuato Ungaro - ma la realtà è che questa assenza offende non solo l’amministrazione comunale, il sindaco, la giunta e il Consiglio tutto, ma offende autorevoli esponenti dell’azienda che siedono in questa assise e tutti i cittadini, coloro che principalmente vengono toccati dai problemi della sanità. Il nostro voto è stato favorevole per una motivazione nobile, ma avremmo preferito entrare nel tecnico e confrontarci con l’Asl. Speriamo, inoltre, che l’amministrazione fermi la triste tendenza a strumentalizzare politicamente quello che accade attorno all’ospedale di Castellammare. Con la tanto decantata filiera istituzionale è ora di dare risposte concrete, noi ovviamente daremo il nostro contributo. Ci saremmo poi aspettati di affrontare nel complesso le problematiche del San Leonardo: parlare solo dell’emodinamica - prosegue il consigliere comunale - è un po’ come parlare di mettere i pavimenti di marmo in un appartamento che non ha le scale. L’ospedale soffre di deficienze strutturali e per diventare polo d’eccellenza bisogna risolvere ed è necessaria l’attenzione dell’Asl che, mancando oggi, ha dimostrato di voltarsi da un’altra parte. Abbiamo bisogno di un pronto soccorso funzionante, di un blocco operatorio e non solo di una sala operatoria dove si interviene a turno per le diverse patologie. Diciamo ‘no’ agli spot, ‘sì’ a lavorare per la collettività, visto che il nostro ospedale ha un bacino d’utenza di oltre 350mila persone. Invitiamo, infine, l’amministrazione comunale a programmare una serie d’incontri con i responsabili per affrontare queste problematiche».

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