A cura della Redazione

Venerdì 13 ottobre alle ore 19, presso l’Hotel Stabia a Castellammare, il Rotary Club organizza l’evento L'importanza dei beni culturali per la crescita sociale ed economica del territorio: il recente studio sul giardino di Villa Arianna, a cura della Fondazione RAS e dell’Associazione Internazionale Amici di Pompei”.

Durante l’incontro si discuterà della recente pubblicazione degli studi, realizzati tra il 2007 e il 2012, sugli Horti di villa Arianna dell’antica Stabiae, tra i più grandi del mondo romano. Il testo - inserito nella collana “Quaderni di studi Pompeiani” - è stato realizzato a cura della Fondazione RAS (Restoring Ancient Stabiae) e dell’Associazione Internazionale Amici di Pompei.

L'incontro, aperto alla cittadinanza, si inserisce tra le proposte e le azioni ideate dal Rotary stabiese, un Club service che ha come obiettivo migliorare la vita delle comunità del territorio e che individua nella promozione dei Beni Culturali una delle modalità per il suo sviluppo. «L’evento nasce dalla convinzione che le ville di Stabiae e l’intero sito archeologico siano una risorsa fondamentale per un processo di rilancio di questa terra - spiega in una nota il Rotary -. In quest’ottica il Rotary condivide e abbraccia gli obiettivi di sviluppo del territorio stabiese portati avanti dalla Fondazione RAS, costituita dal notaio Ferdinando Spagnuolo, già socio onorario del Club, ed in particolare è sensibile a studi che esaltano ulteriormente il valore scientifico e culturale del Sito».

All'iniziativa interverranno Nicola Di Lorenzo, consigliere delegato RAS; Vincenzina Castiglione Morelli (Accademica Pontaniana, Associazione Amici di Pompei); il prof. Thomas Noble Howe, della Southwesthern University (USA), coordinatore scientifico RAS e curatore dello volume; Paolo Gardelli, archeologo RAS, ricercatore dell’Università LMU di Monaco di Baviera e curatore del volume; Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare di Stabia. Introduce e coordina il Giulio Clemente, presidente Rotary Club di Castellammare di Stabia.

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