A cura della Redazione

Scuole chiuse a Castellammare di Stabia per l'emergenza maltempo. Lo ha deciso con una ordinanza il sindaco Antonio Pannullo. Studenti degli Istituti di ogni ordine e grado resteranno dunque a casa nella giornata di martedì 7 novembre. 

Una decisione assunta «per constatare eventuali danni avvenuti sul territorio comunale e per salvaguardare l’incolumità dei tanti alunni e di quelli che provengono da fuori città», scrive il primo cittadino sul suo profilo Facebook.

Dalla nottata tra domenica e lunedì sono iniziati i disagi nella città stabiese, sia al centro che nelle zone alte e nelle periferie. La situazione è critica in diversi punti del territorio. L'acqua ha invaso anche il nuovo reparto di Radiologia dell'ospedale San Leonardo.

L'allerta meteo di coloroe Arancione diramata dalla Protezione Civile durerà fino alle ore 20 di stasera.

Intanto, l'opposizione consiliare critica l'Amministrazione per come sta affrontando l'emergenza. «Quando arrivano le piogge, il fango e la paura, le chiacchiere, le false promesse e gli scaricabarile diventano pesanti ed insopportabili. A Castellammare di Stabia questo accade da troppo tempo, ed ogni volta è una tragedia annunciata, ogni volta è colpa di qualcun altro. Ora basta». Lo affermano in una nota congiunta Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale, e Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare di Prima Stabia.

«Fin dall’insediamento - ha continuato Cimmino - abbiamo chiesto interventi per la manutenzione delle caditoie, il rischio idrogeologico, le vasche borboniche. Chi è chiamato a governare questa città deve sapere che sul centro antico pende come una spada di Damocle la zona collinare, non può dormire sapendo di dover amministrare uno dei territori italiani a maggior rischio idrogeologico. Invece questa amministrazione ha ignorato fino a questo momento qualsiasi nostro appello, tanto che nemmeno in commissione Urbanistica siamo mai riusciti ad ottenere una risposta».

«Dopo oltre 16 mesi di amministrazione - ha spiegato Ungaro - quello che è in grado di fare Pannullo è ancora ricordare lo stato di cose che avrebbe ereditato dai governi precedenti. Nel frattempo? Zero interventi, la città affonda e a pagarne le spese sono tutti i cittadini. Quattro esempi su tutti: i negozianti del centro che hanno dovuto tirare fuori l’acqua dai negozi; le strutture allagate a Pozzano; la pioggia ha invaso alcuni reparti dell’ospedale San Leonardo, i residenti del monte Faito sono isolati. Siamo qui a fare la conta dei danni, fortunatamente, senza conseguenze peggiori»

«Tutto è riconducibile all’incompetenza, alla mancanza di progettualità, di idee, di voglia di fare - ha detto ancora Cimmino - a cominciare dai famosi fondi per il dissesto idrogeologico del Faito. Dieci milioni di euro a disposizione e non si comprendono i problemi che sta tirando fuori il Comune per non far partire i lavori. Insomma, centro e periferia di Castellammare vanno sott’acqua, ma a chi importa? Infine il centro antico, dove probabilmente in questo momento la popolazione corre i rischi maggiori a causa del maltempo: qui l’ultimo studio per la staticità degli edifici risale nientemeno che al 2008».

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