A cura della Redazione

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di  Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torre Annunziata - nei confronti di otto soggetti, ritenuti responsabili dei reati di concorso in detenzione e porto di armi da fuoco e lesioni aggravate.

In manette sono finiti Alfonso Fontana, 20 anni, Patrice Giovanni Fontana, 51 anni,  Vincenzo Lucarelli, 20 anni, Ciro Fontana, 26 anni, Francesco Fontana, 50 anni, Catello Fontana, 53 anni, F. G., 20 anni, e L. P., appena 16 anni, tutti già noti per i loro precedenti penali e di polizia.

Le misure cautelari costituiscono l’epilogo di un’articolata attività investigativa avviata dal personale della squadra investigativa del Commissariato di Castellammare coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e dalla Procura dei minorenni di Napoli, a seguito del ferimento da colpi d’arma da fuoco di Gaetano Cavallaro, avvenuto a Castellammare di Stabia il 10 dicembre 2016 all’esterno di un bar di Corso Garibaldi della cittadina stabiese.

Le indagini hanno consentito di stabilire che la sparatoria era stata preceduta da una lite per futili motivi avvenuta poco prima a distanza di un centinaio di metri dal luogo della sparatoria, tra F. G., all’epoca minorenne, ed un altro soggetto, tra i quali si era frapposto Cavallaro. Quale diretta conseguenza di questo episodio, immediatamente dopo, era stato organizzato un raid punitivo nei confronti del Cavallaro ad opera dell’intero nucleo familiare del minore, ovvero i destinatari delle ordinanze, realizzato con l’utilizzo di bastoni e due pistole, un revolver con canna lunga ed una pistola semiautomatica. Il commando, individuata la vittima seduta al tavolo di un bar, incurante della presenza di numerosissimi giovani presenti per la movida della domenica sera, sopraggiunse a bordo di quattro moto, ed esplose contro un colpo la vittima che lo colpì agli arti inferiori, percuotendo con bastoni altre persone presenti e in qualche modo legate a Cavallaro.

Le investigazioni, condotte con l’acquisizione di dati ed informazioni, l’effettuazione di numerose perquisizioni e l’acquisizione ed analisi dei filmati tratti dal circuito di videosorveglianza comunale, consentivano di ricostruire l’intera fase preparatoria all’agguato e l’esecuzione materiale dello stesso. I risultati investigativi hanno permesso di appurare una partecipazione corale all’azione delittuosa, che, per le specifiche modalità e circostanze, denota una spiccata potenzialità offensiva dei giovani. 

I sei maggiorenni sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, mentre F. G., all’epoca dei fatti minorenne, e L. P., tutt’ora minorenne, sono stati associati presso due Comunità.

GUARDA IL VIDEO DELLA POLIZIA

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook