A cura della Redazione

I Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP di Napoli su richiesta della Procura per i Minori - nei confronti di un minorenne ritenuto responsabile, in concorso, di lesioni personali aggravate, ricettazione e di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco, reati aggravati da finalità mafiose.

L’indagine, coordinata dalla Procura minorile e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia stabiese, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in ordine al ferimento di Giovanni Battista Panariello, 21 anni, e Michele De Luca, 58 anni, consumati il 10 settembre 2017 nel centro storico di Castellammare di Stabia in concorso con quattro maggiorenni già noti alle forze dell'ordine (arrestati a dicembre 2017 su provvedimento del GIP di Napoli chiesto dalla DDA partenopea), uno dei quali essendo stato già condannato con sentenza passata in giudicato quale appartenente al clan D’Alessandro.

Le indagini hanno documentato che il minore si occupò di accompagnare i soggetti armati a bordo di bicicletta elettrica, fermare momentaneamente il traffico cittadino, agevolarne la fuga degli esecutori materiali del raid. Pochi minuti prima di rimanere vittima dell’agguato, Panariello - insieme ad un altro soggetto - si era reso responsabile del pestaggio di uno spacciatore, reo di aver interrotto l’approvvigionamento di stupefacente. L’azione criminosa fu una ritorsione armata in risposta al pestaggio.

L’altro soggetto coinvolto nell’aggressione non fu attinto poiché riuscì a darsi alla fuga. Tutti i personaggi sono stati individuati e arrestati poiché ripresi da più telecamere installate nelle vicinanze del luogo ove venne commesso il fatto.

L’arrestato è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria nel centro di Prima Accoglienza per i Minori di Napoli sul viale colli Aminei.

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