A cura della Redazione

Nuovo sequestro preventivo per il complesso di edilizia sociale a Sant'Agnello, in penisola sorrentina. Si tratta del terzo provvedimento di tal genere emesso in poco più di due mesi. Il primo infatti fu disposto dal Tribunale del Riesame di Napoli in merito ai reati ipotizzati nei confronti degli indagati, tra cui l'imprenditore che ha realizzato la struttura, di natura paesaggistica e realizzazione di opere abusive in zona vincolata; il secondo provvedimento risale al 27 aprile scorso, in relazione, questa volta, all'ipotesi di reato contestata di abuso d'ufficio. Viene infatti chiamato in causa anche il Comune che non avrebbe fermato le opere nonostante "l'intervento edificatorio programmato non fosse collimante con il PRG (piano regolatore generale, ndr)" e "riswulta chiaro come tale difformità fosse ben presente all'Amministrazione comunale", scrive il GIP del Tribunale di Torre Annunziata.

L'ultimo decreto di sequestro è del 27 maggio e fa riferiemento alla presunta lottizzazione abusiva, riscontrabile nella realizzazione dell'intervento consistito nella creazione di 53 unità immobiliari, e tale "da aver determinato - si legge ancora nella ordinanza del GIP, che ha accolto la richiesta della Procura oplontina - una trasformazione del territorio senz'altro sussumibile nel reato di lottizzazione abusiva".

Al fine di consentire alle famiglie residenti negli appartamenti posti sotto sequestro, che dovranno essere sgomberati, di trovare sistemazioni alternative, si è deciso di posticipare il provvedimento all'11 luglio prossimo, termine ultimo stabilito per i nuclei familiari che vi alloggiano.