A cura della Redazione
“È con immenso piacere che ospitiamo fino al 18 dicembre Filippo Romito e le sue opere nella splendida cornice di Villa Macrina con Percorsi della memoria. Una mostra che si svela non solo come felice momento d´incontro, ma anche come pregnante occasione di coinvolgimento del fruitore. Una sorta di magico amarcord di felliniana memoria, per rivedere sulla scena di ieri l’oggi, in modo perfettamente speculare, nelle sue più svariate e diverse sfaccettature”. Così Ciro Borriello, Sindaco di Torre del Greco. “Ed ecco che alla ribalta – commenta il Primo cittadino - si affacciano tanti personaggi, noti e non, proiettati nella definizione di un puzzle che, una volta completato, si tramuta in una esponenziale e pacata affabulazione da vedere e ascoltare. Non a caso, la produzione pittorica di Filippo Romito si proietta secondo l’afflato dei sensi. Un artista che magistralmente mescola e rappresenta le infinite storie di tanti popolari personaggi, unitamente ad un doveroso omaggio a umili e grandi maestri torresi, come Salvatore D’Amato o Carlo Parlati, attraverso una piena maturità tecnica, stilistica e pittorica. Uomini e donne, che nelle loro piccole storie e inediti ruoli, hanno nobilitato il mondo di una cultura lontana. L´artista, consapevole dell’entità dei valori di questo passato, avverte il bisogno di rimpossessarsene, quasi in una assoluta immedesimazione stanislavskijana, tanto da rispecchiarsi in essa, per invocare il rispetto di un singolare patrimonio umano, purtroppo in gran parte smarrito”. “Nel dipingere queste figure – conclude Borriello - ieratiche e non, silenziose e urlanti, inafferrabili e palpabili, Romito ammalia l´osservatore-spettatore, il quale assurge al ruolo di protagonista assoluto, attivo nel compiere una fondamentale operazione evocativa di scomposizione temporale. Anzi, di decodificazione di una dimensione che esula dalle categorie di spazio e di tempo e si riconosce come universalmente valida. Le suggestive opere accompagnano nel labile sentiero della memoria locale, presentando volti e corpi che hanno interpretato scene ancora tanto da rievocare e rivivere”.