A cura della Redazione
Avviato dal Comune di Torre del Greco il procedimento per l’annullamento dell’aggiudicazione definitiva e della dichiarazione di efficacia della stessa relativamente alla gara per l’appalto del servizio di igiene urbana per la raccolta differenziata. È il senso della comunicazione fatta pervenire ai responsabili della Ego Eco, la ditta che si occupa del servizio di smaltimento dei rifiuti nella quarta città della Campania. A firmare la missiva di cinque pagine il segretario generale e dirigente ad interim del settore Ambiente dell’ente, Anna Lecora. Dopo avere ricordato del procedimento al Tar che “ha ordinato al Comune di Torre del Greco di stipulare con la società il contratto relativo all’appalto in questione” e della nota con la quale i legali incaricati della difesa dell’ente in altro procedimento “concernente la risoluzione per inadempimento del rapporto in corso con la Ego Eco, comunicavano la sussistenza di nuove circostanze influenti sulla affidabilità professionale dell’impresa, tali da impedire anche la sottoscrizione del relativo contratto”, il dirigente ad interim del settore Ambiente entra nello specifico parlando di un provvedimento adottato dal Comune di Minturno “sulla scorta di gravi inadempimenti rilevati nella esecuzione del certificato” relativo alla regolare effettuazione dei servizi. “La circostanza – si legge ancora – è vieppiù confermata dal fatto che l’esecuzione del servizio di igiene urbana presso il comune di Minturno ha dato luogo a procedimento penale all’esito del quale l’amministratore della Ego Eco è stato tratto a giudizio insieme a numerose altre persone per fatti direttamente connessi all’espletamento dell’appalto in parola e, all’esito, è stato condannato a pene detentive. Risulta inoltre che, per le presunte false attestazioni di regolare esecuzione del servizio prestato sono stati emessi avvisi di garanzia nei confronti dell’amministratore della Ego Eco e dei funzionari del Comune di Minturno che all’epoca rilasciarono la relativa certificazione”. “Quanto riferito priva di efficacia il certificato del Comune di Minturno, determinante per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto e, per tale effetto, determina la perdita del requisito di partecipazione ed il conseguente annullamento della stessa procedura di aggiudicazione”. Ulteriori accertamenti hanno poi fatto emergere che a carico della Ego Eco “negli ultimi anni sono state disposte numerose risoluzioni contrattuali per gravi inadempimenti (Comune di Afragola, Comune di Cercola, Comune di Minturno); sono stati adottati provvedimenti di esclusione da gare per infedele dichiarazione in ordine al possesso dei requisiti di partecipazione (gare Comuni di Marigliano e di Monte di Procida); sono state effettuate segnalazione all’Avcp per l’eventuale iscrizione nel casellario informatico (gare Comuni di Acerra e Marigliano); è stata comminata l’esclusione da gare per inaffidabilità correlata a gravi inadempienze nei rapporti pregressi (gare Comuni di Crispano e Acerra)”. Per questo motivo si contesta “alla Ego Eco srl, in persona dell’amministratore unico e legale rappresentante, attesa l’irregolarità del servizio prestato presso il Comune di Minturno, la mancanza dei requisiti di partecipazione alla gara, in particolare per quanto attiene alla capacità economico-finanziaria” e “sulla scorta di tutto quanto evidenziato in ordine alle gravi negligenze e/o inadempienze riscontrate tanto nell’esecuzione del rapporto presso questa amministrazione che in occasione dell’espletamento dell’analogo servizio presso altri enti, nonché tenuto conto delle gravissime responsabilità della società per fatti direttamente connessi all’esercizio dell’attività imprenditoriale esercitata, l’inidoneità della stessa stipula del contratto”. “La società in indirizzo potrà far pervenire le proprie controdeduzioni entro cinque giorni dalla ricezione dell’atto. Il mancato riscontro o il mancato accoglimento delle predette controdeduzioni comporterà l’annullamento di cui in oggetto”.