A cura della Redazione
Boati nella zona vesuviana causati da due aerei Stamani Torre Annunziata si è svegliata con due grossi boati che hanno provocato spavento tra gli abitanti. Le deflagrazioni sono state avvertite anche nei comuni limitrofi. In un primo momento si era diffusa la voce dello scoppio di una fabbrica di fuochi pirotecnici nella periferia di Terzigno, che poi fortunatamente si è dimostrata infondata. Successivamente, invece, si è avuta notizia che il boato è stato causato da due aerei che hanno attraversato la zona ad altissima velocità. Si tratterebbe di due caccia partiti dalla Sicilia all´inseguimento di un aereo libico sprovvisto di piano di volo. Decine le telefonate, giunte in pochissimo tempo, ai centralini delle forze dell´ordine. I due boati avvertiti questa mattina nella zona del Vesuviano e del Nolano non sono dovuti né a fenomeni sismici né tantomeno all’attività vulcanica del Vesuvio”, è quanto dichiara in una nota l’assessore alla Protezione Civile della Provincia di Napoli, Francesco Emilio Borrelli, spiegando che “l’Osservatorio Vesuviano, contattato immediatamente subito dopo il boato, esclude nella maniera assoluta queste due ipotesi”. “Forze dell’ordine e volontari della Protezione Civile sono al lavoro per individuare le cause del boato, ma dalle notizie in nostro possesso pare che si tratti di due aerei che hanno volato a bassa quota” – si legge ancora nella nota. Il boato che ha messo in allarme oggi la popolazione nell’area vesuviana è stato infatti provocato da due caccia F16 che hanno superato la velocità del suono, dando luogo al cosiddetto “bang supersonico”, (nella foto) durante l’intercettazione di un velivolo sospetto. Lo confermerebbero fonti dell’Aeronautica militare: i due aerei, dello Stormo di Trapani, erano decollati in seguito alla segnalazione di un velivolo “sconosciuto”, perché senza regolare piano di volo. Si trattava di un aereo proveniente dalla Libia che, si è poi saputo, era diretto in Austria. I caccia lo hanno intercettato e, chiarita la sua posizione, lo hanno “rilasciato”. Durante le fasi dell’intercettazione i due F16 hanno raggiunto e superato la velocità del suono, provocando il bang supersonico. L’episodio di stamani ha tra l’altro un recente precedente in Toscana: il 16 settembre scorso era stata una coppia di caccia Eurofighter del 4/o stormo di Grosseto impegnati nella intercettazione di un velivolo sospetto, a provocare i boati avvertiti a Firenze ed anche nel bolognese: l’aereo intercettato aveva poi ripristinato il contatto radio e l’allarme è rientrato.