A cura della Redazione
Ritrovato arsenale della camorra all’interno delle acqua del fiume Sarno. Mitra e fucili, una pistola, un caricatore, una manciata di cartucce ed altri pezzi di armi. Il sopralluogo ordinato dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) nel fiume più inquinato d’Europa, all’altezza della «167» di Pompei, dura già da nove giorni e inizia a dare i primi frutti. La svolta, però, è arrivata nelle ultime 48 ore: i sommozzatori, sotto lo sguardo attento degli agenti di Polizia, hanno trovato un mitra, due fucili, una pistola con caricatore, un calcio di fucile, una canna di arma lunga ed una decina di cartucce sono state recuperate della melma e dal fango, sigillate in buste di chellopane e spedite alla scientifica per i rilievi balistici. Potrebbe trattarsi di armi utilizzate dai killer della camorra in una delle tante faide che in questi anni hanno insanguinato le città dell’hinterland vesuviano. Il riferimento va, ovviamente, alle guerre di camorra esplose negli ultimi anni a Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia, confinanti l’una all’altra proprio a ridosso del corso del fiume Sarno.