A cura della Redazione
Panico questa mattina al tribunale civile di Torre Annunziata di via Regina Margherita. Francesco De Stefano (foto), imprenditore edile di 74 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia torrese per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, tentato incendio, interruzione di un pubblico servizio e detenzione e porto in luogo pubblico di armi tipo guerra. L´uomo, per manifestare il suo dissenso nei confronti di alcune sentenze emesse nei suoi confronti, ha bloccato con un lucchetto le aule dibattimentali, minacciando di dar fuoco agli uffici con due ordigni tipo molotv. De Stefano non è nuovo a questi gesti. Nel settembre 2009, fu autore di una clamorosa protesta incatenandosi proprio dinanzi all´ingresso del tribunale civile. Il motivo era sempre lo stesso: porre l´attenzione su alcune sentenze della magistratura che, a suo dire, avevano portato al fallimento delle sue aziende. “Dal dicembre 2003 - spiegò allora l´imprenditore - sto conducendo una battaglia legale contro gli istituti di credito che mi hanno rovinato”. De Stefano, membro di una delle più note ed apprezzate famiglie di costruttori, aveva iniziato la ristrutturazione di un fabbricato che avrebbe dovuto successivamente vendere. Per poter espletare i lavori, pagare gli operai ed acquistare i materiali occorrenti l’imprenditore aveva chiesto un mutuo di un miliardo di vecchie lire. Il prestito viene erogato, ma ben presto De Stefano si rende conto che l’elargizione non sarebbe stata sufficiente in quanto con il denaro ricevuto in prestito avrebbe dovuto far fronte ad altre esposizioni bancarie. È a questo punto che sarebbero cominciati i guai del 74enne, ben noto nell’ambiente professionale. Le banche cominciano la procedura esecutiva attuando il pignoramento sull’immobile e su altri beni. "E´ stato avviato un pignoramento per un valore notevolmente superiore all’importo del debito", denunciava l´imprenditore. Evidentemente, preso dalla disperazione, ha deciso di agire nuovamente. Questa volta, però, mettendo seriamente a rischio l´incolumità sua e di altre persone. E così, questa mattina, si è presentato con due molotov al tribunale, con l´intenzione di farle esplodere. Fortunatamente i carabinieri, allertati dalla Centrale Operativa, sono riusciti a bloccarlo poco prima che gli ordigni venissero innescati con un accendino, scongiurando, in tal modo, una vera e propria tragedia. A seguito di una perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto anche tre fucili ed una pistola, regolarmente detenuti, poi sequestrati. De Stefano, una volta ammanettato, è stato poi condotto presso la sua abitazione, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa di essere processato per rito direttissimo.