A cura della Redazione
Ancora una pallottola vagante poteva trasformare in tragedia la notte di capodanno. Un’altra disgrazia sfiorata a Torre Annunziata e che avrebbe fatto rivivere il dramma di quattro anni fa, quando un proiettile sparato durante i festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno, stroncò la giovane vita del trentenne Giuseppe Varopalumbo (foto). Il fatto è accaduto sabato 31 dicembre, intorno alle ore 20. In via Vittorio Veneto, nei pressi del rione Poverelli, dei balordi hanno esploso in aria otto colpi di pistola calibro 9. Uno di questi ha infranto il vetro di una finestra di un appartamento situato al primo piano di un palazzo occupato da un incensurato di 56 anni, in quel momento a tavola con i familiari per il tradizionale cenone di San Silvestro. L´uomo, spaventato per il grave episodio, ha subito allertato i carabinieri che si sono immediatamente portati sul posto agli ordini del maggiore Luca Toti e del tenente Alberto Degli Effetti. I militari hanno rinvenuto per strada i bossoli calibro 9 e recuperata l’ogiva del proiettile che aveva raggiunto la sala da pranzo. Per fortuna, solo un grande spavento che ha fatto rivivere i momenti tragici della morte del meccanico Giuseppe Veropalumbo, colpito a morte da un proiettile vagante nel suo appartamento al nono piano di uno stabile in corso Vittorio Emanuele mentre era intento a giocare a carte con i parenti. Ed è rimasto inascoltato l´ennesimo appello lanciato nei giorni scorsi da Carmela Sermino, giovane vedova di Giuseppe Veropalumbo, a non usare armi per i festeggiamenti di fine d’anno. Appello vano, caduto nel vuoto assoluto.