Era il 20 aprile 2015 quando Umberto Scassillo, allora 70enne, uccise la moglie Ida Fontana nella casa in cui abitavano, in via Nazionale a Torre del Greco. Una villetta a pochi passi dal confine con Torre Annunziata dove si consumò quella tragedia. La donna fu colpita a picconate.
L'uomo, ai domiciliari in attesa che si concluda il processo penale a suo carico, è stato colpito da una nuova misura cautelare in carcere emessa dalla Procura di Torre Annunziata ed avallata dalla Corte d'Appello di Napoli. Il motivo è che, secondo quanto scoperto attraverso le indagini dai carabinieri della Stazione Capoluogo della città corallina, Scassillo avrebbe pensato di compiere questa volta un duplice omicidio: uccidere uno dei suoi quattro figli e sua moglie, semplicemente perché non voleva lasciare in eredità i suoi beni a chi lo "trascurava", cosa che lo avrebbe spinto anche ad ammazzare la moglie.
Le intenzioni del 71enne sono state così svelate dai militari dell'Arma, anche grazie alla testimonianza di una donna che ha raccontato il disegno criminale dell'uomo alle forze dell'ordine.
Secondo i carabinieri, che nell'arco di poco più di un mese lo hanno pedinato ed intercettato, Scassillo, approfittando delle due ore libere al giorno per effettuare le commissioni quotidiane, avrebbe preso contatti con personaggi della criminalità organizzata locale per acquistare un'arma ed uccidere così il figlia e la nuora.
Ora per lui si sono nuovamente aperte le porte del carcere.
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