A cura della Redazione

Concessione al «Lido Azzurro»: tutto regolare, l'inchiesta si chiude con l'archiviazione.

Nessuna colpa per l'ex city manager di Torre Annunziata, Vincenzo Sica, per la responsabile dell’Ufficio Demanio Anna Pesacane e per il socio al 50% di Villa Savoia srl e attuale gestore dello stabilimento Alfredo Vitagliano, accusati a vario titolo di abuso d'ufficio e rifiuto di atti d'ufficio, nell'inchiesta coordinata dalle pm Fabrizia Fiore e Francesca Sorvillo della Procura di Torre Annunziata, che avevano già chiesto l'archiviazione. 

Il gup Mariaconcetta Criscuolo ha respinto l'opposizione presentata dai titolari Terme Vesuviane, "avversari" nella corsa alla concessione demaniale del lido, che avevano accusato di irregolarità i tre indagati. 

Era il 9 maggio 2007, quando Vitagliano si aggiudicò dal Comune di Torre Annunziata la concessione. City manager di Palazzo Criscuolo era Vincenzo Sica, mentre qualche mese dopo si insediò come responsabile dell’Ufficio demanio la dirigente comunale Anna Pesacane. 

I tre erano stati accusati di irregolarità procedurali prima nell'aggiudicazione, poi nella conseguente revoca mai avvenuta perché infondata. Nel corso delle indagini, però, non è emerso nulla di penalmente rilevante contro Vitagliano, Sica e la Pesacane – assistiti rispettivamente dagli avvocati Guido Sciacca, Elio D'Aquino e Vincenzo Cirillo – dunque la Procura aveva chiesto l'archiviazione, alla quale si erano opposti i titolari della seconda ditta.

La discussione dell'opposizione, avvenuta dinanzi al gup Mariaconcetta Criscuolo del Tribunale oplontino, ha sancito la definitiva chiusura della vicenda con un'archiviazione.  Tutto ruotava anche attorno ad una informativa antimafia, mai presentata al Comune di Torre Annunziata, che era comunque riferita all'omicidio dell'ex gestore del Lido, Gennaro Vitiello, ex socio di Vitagliano, ucciso in un agguato a fine novembre 2006, pochi mesi prima della nuova procedura regolare. 

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