A cura della Redazione

Nella provincia di Napoli accade che una finestra non sia solo un affaccio sul quartiere, ma la scorciatoia per chi vuole allontanarsi da casa anche quando non potrebbe. Lo confermano i numeri rilevati dai carabinieri: da agosto 2025 a oggi sono 55 gli arresti e 42 le denunce per evasione dagli arresti domiciliari. Una mole di interventi che tratteggia un fenomeno ormai radicato, quasi normalizzato nella cronaca quotidiana dell’area metropolitana.

Le storie raccolte dai militari raccontano un repertorio sorprendente per motivazioni e modalità. C’è chi evade per regolare vecchie questioni sentimentali, chi scivola via all’alba sperando nell’ombra del mattino, chi si lancia in strada in scooter senza casco convinto di passare inosservato. E c’è anche chi, dopo essersi buttato dalla finestra del bagno, sparisce per settimane prima di essere ritrovato in un albergo poco lontano.

Il campionario delle fughe è così vario da sembrare la raccolta di un’antologia: la donna nascosta in un suv diretta a una "cena giapponese", il giovane in fila al traghetto con il passamontagna, un 60enne che ritiene la Pasquetta un motivo sufficiente per una bibita al bar, fino all’uomo che trasforma la propria evasione in contenuti social. Emblematico, poi, il caso del detenuto sorpreso in pasticceria con la famiglia da un carabiniere fuori servizio.

Dalle giustificazioni addotte emerge una percezione distorta della misura cautelare: quasi che il domicilio obbligato fosse interpretabile, flessibile, perfino negoziabile. Ma le conseguenze non sono affatto leggere. Ogni evasione mette infatti in moto una macchina complessa fatta di controlli a sorpresa, pedinamenti, inseguimenti e interventi lampo che spesso partono da un dettaglio, uno sguardo, un movimento sospetto.

In questo contesto, i 55 arresti e le 42 denunce non rappresentano semplici statistiche ma il riflesso di una realtà complessa e difficile da arginare. Un lavoro costante che richiede attenzione, fermezza e, non di rado, una buona dose di pazienza da parte dei carabinieri, chiamati ogni giorno a ristabilire ordine in una quotidianità che, a Napoli e provincia, non è mai monotona.