Cinque ergastoli. Nessuno sconto in Appello per i mandanti e gli esecutori del duplice omicidio dei fratelli Marco e Maurizio Manzo, uccisi l'11 febbraio 2007 al Bar Maemi di Terzigno dai killer del clan Gionta di Torre Annunziata, attirati in un tranello fuori territorio da un'imboscata organizzata dal clan Birra-Iacomino di Ercolano.
I fratelli Manzo erano ritenuti due sicari degli Ascione-Papale di Ercolano, da eliminare perché ritenuti i responsabili di un altro omicidio. Per questo efferato agguato, sono stati condannati all'ergastolo anche in secondo grado Pasquale Gionta 'o chiatto, figlio del boss Valentino, i killer Giovanni Iapicca 'o rangetiello ed Alfonso Agnello chiochiò di Torre Annunziata, nonché per i boss di Ercolano Stefano Zeno e Giovanni Birra, ritenuti i mandanti.
Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, coordinate dall'allora sostituto procuratore Pierpaolo Filippelli (oggi aggiunto alla Procura di Torre Annunziata), furono condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco. Decisivi per la ricostruzione degli omicidi sono stati anche i racconti di alcuni collaboratori di giustizia.