A cura della Redazione

Per non farsi scoprire, aveva allestito un piccolo laboratorio dello spaccio in un appartamento vuoto, ma i carabinieri la scoprono e la arrestano insieme ad un complice: è una delle pusher di "Biancaneve". In manette sono finiti Elena Piconia, pluripregiudicata di Torre Annunziata di 54 anni, e il suo compagno Annunziante Garofalo, 60 anni, anche lui pregiudicato ma di Nocera Inferiore. I due sono stati sorpresi in via Sambuco, nel rione Murattiano della città oplontina, durante controlli antidroga condotti dai carabinieri della Stazione di Torre Annunziata agli ordini del comandante Egidio Valcaccia e del capitano Andrea Rapone. 

In casa, i due erano riusciti a non far trovare praticamente nulla, ma i sospetti dei carabinieri hanno subito portato gli investigatori nell’appartamento accanto, che risultava libero, ma in realtà era stato occupato in gran segreto dalla Piconia e da Garofalo. All’interno, infatti, i militari dell’Arma hanno trovato un piccolo laboratorio, rifornito elettricamente direttamente dal loro appartamento. Sotto sequestro sono finiti una macchina per il sottovuoto, i sacchetti, un bilancino di precisione, 100 grammi di bicarbonato utilizzato per tagliare gli stupefacenti e, soprattutto, oltre 500 grammi di marijuana in una quindicina di confezioni differenti. Alcune erano già in dosi da poter vendere, altre erano in pacchetti da 100 grammi ancora da suddividere in dosi. 

I due sono stati subito arrestati e trasferiti agli arresti domiciliari, su disposizione della pm Mariangela Magariello in attesa della convalida e della direttissima. Il giudice del tribunale di Torre Annunziata ha disposto l’immediato trasferimento della Piconia in carcere, mentre ha rimesso in libertà il 60enne. 

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