A cura della Redazione

Omicidi Barbera e Amoretti: due ergastoli per i killer del clan Gionta. Il verdetto di primo grado è stato emesso dalla Corte d'Assise di Napoli (presidente Alfonso Barbarano). 

Per i giudici, i due imputati erano spietati assassini di Torre Annunziata e meritavano l’ergastolo, e così è stato per Alfonso Agnello, 53 anni, alias “chiochiò”, e per Umberto Onda, 45 anni, detto Umbertino, già ergastolano.

I due sono accusati dai collaboratori di giustizia Michele Palumbo “munnezza” e Aniello Nasto “quarto piano”.

Nasto si è auto-accusato di aver preso parte all'omicidio di Anna Barbera, eseguito materialmente da Onda; mentre Palumbo di aver ucciso con un colpo alla testa Vincenzo Amoretti, durante un blitz al Penniniello in cui lui e Agnello si travestirono da poliziotti. 

Anna Barbera fu ammazzata il 12 marzo 2004 in via Vesuvio a Torre Annunziata, poiché "colpevole" di aver sputato verso gli assassini di suo figlio Umberto Ippolito, a sua volta ucciso dai Gionta il 22 febbraio 1994. Vincenzo Amoretti, alias “banana”, invece fu ucciso il 20 aprile 2007 nella sua abitazione al parco Penniniello di Torre Annunziata con un solo colpo di pistola, esploso in modo preciso alla tempia della vittima, colpita nel sonno in camera da letto.

Amoretti, ritenuto uomo dei Gallo-Cavalieri, fu trucidato per vendetta: aveva esploso - la tesi degli investigatori - alcuni colpi d'arma da fuoco indirizzati verso la casa dei suoceri di Pasquale Gionta.

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