A cura della Redazione

Era stato appena scarcerato e tradotto ai domiciliari Raffaele Cirillo, arrestato nel corso del blitz della Polizia di Stato del 5 aprile scorso, denominato "Pesca velenosa", che portò allo smantellamento di un gruppo di spacciatori che imperversava a Torre Annunziata.

Cirillo, 21 anni, insieme ad Aniello Ino, 22 anni (arrestato sempre nell'ambito della stessa operazione, ed ora in carcere in attesa del Riesame), entrambi oplontini, è stato nuovamente indagato dalla Procura di Torre Annunziata nell'ambito dell'inchiesta "Speedball", culminata con l'emissione di una misura cautelare (tra carcere, domiciliari e divieti di dimora a Castellammare di Stabia), e che ha portato al disvelamento di un consolidato sodalizio dedito allo spaccio in cinque "piazze" tra la città stabiese (tre), Torre Annunziata e Santa Maria La Carità.

Indagato anche un altro torrese, Raffaele Cherillo, 37 anni. 

Le altre persone indagate nell'inchiesta Speedball (in tutto sono diciannove e non sedici, come inizialmente comunicato) sono tutte residenti a Castellammare. Tra loro, anche tre donne.

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