A cura della Redazione

Gestivano cinque piazze di spaccio di droga tra Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Santa Maria La Carità. Tre di queste era situate in via Surripa, e ai rioni Caparrina e Acqua della Madonna nella città stabiese.

Droga approvvigionata da Castel Volturno e Torre Annunziata. Circa 350 episodi di cessione di stupefacenti documentati nel corso delle indagini a partire da giugno 2015, 84 "acquirenti" di cui 8 segnalati alla Prefettura in qualità di assuntori.

Sono le risultanze investigative rivenienti dall'inchiesta denominata Speedball condotta dalla Procura di Torre Annunziata, che ha portato all'emissione di una misura cautelare - disposta dal Gip del locale Tribunale - nei confronti di sedici indagati (quattro ristretti in carcere, nove ai domiciliari e per tre di loro è scattato il divieto di dimora nella città stabiese), ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in spaccio di stupefacenti e porto e detenzione illegale di armi.

I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Castellammare. 

Tutti i soggetti coinvolti nell'inchiesta - che prende il nome dal mix di droghe consumato dagli assuntori, potenzialmente letale e composto da eroina e cocaina o crack da inalare o iniettare endovena - sono gravati da pesanti indizi di colpevolezza. 

Nel corso delle indagini condotte dai militari dell'Arma sono state arrestate in flagranza tre persone e sequestrati 4,8 grammi di eroina, 5,7 di cocaina, 165,5 grammi di marijuana, una pistola calibro 6.35 e tre proiettili calibro 7.65.

Gli inquirenti hanno anche appurato che i pusher consegnavano a domicilio la droga o direttamente sui luoghi di lavoro degli acquirenti.

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