A cura della Redazione

Martellate alle auto e resistenza a pubblico ufficiale: condannato, va in carcere. Martedì pomeriggio, a Torre Annunziata, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile oplontina erano stati costretti ad intervenire in via San Francesco da Paola su richiesta di una 30enne che era stata aggredita verbalmente da un uomo. Al termine di una colluttazione, i militari dell'Arma, guidati dal maggiore Simone Rinaldi, avevano arrestato per resistenza a un pubblico ufficiale Antonio De Felice, un 39enne già noto alle forze dell'ordine, e Francesco Costabile, un pescatore 48enne anch’egli già noto.

La donna era in auto, una Audi A3, nei pressi dell’abitazione di De Felice e lì - per motivi da chiarire - è stata aggredita verbalmente dall’uomo che ha anche danneggiato la vettura della vittima ed i vetri di altri veicoli in sosta, una Fiat 600 e una Fiat Panda. Per farlo, De Felice ha utilizzato un martello e delle forbici con cui, per altro, nel gesto, si è procurato varie escoriazioni. Poco dopo è arrivato in difesa della donna proprio Costabile, il fratello, ed è scattata la zuffa tra i due uomini. La lite è stata sedata dai carabinieri che hanno bloccato entrambi nonostante le loro resistenze.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire tutti gli aspetti della vicenda: il movente del gesto e la dinamica completa. Nel frattempo, gli arrestati sono stati giudicati con rito direttissimo dal giudice Francesco Todisco del tribunale di Torre Annunziata. Dopo la convalida dell'arresto per entrambi, i chiarimenti dati in aula dai due hanno spinto il giudice ad accettare il patteggiamento a 4 mesi (con pena sospesa) per Costabile, assistito dall'avvocato Pasquale Striano.

Per De Felice, invece, vista la sfilza di precedenti e il comportamento ambiguo tenuto durante tutta la vicenda, il giudice ha deciso di condannarlo a 3 anni di reclusione, disponendo l'immediato trasferimento in carcere per il 39enne. Al termine del processo, De Felice è stato accompagnato dai carabinieri direttamente in una cella del carcere di Poggioreale, in attesa di sviluppi sulla vicenda.

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