A cura della Redazione

Un gabbiano chiuso in una gabbia, malnutrito e in mezzo alla sporcizia, tenuto lì da un uomo in un cortile di un condominio di via XXVI Maggio a Torre Annunziata. A salvarlo sono stati i carabinieri della Stazione oplontina, al comando del maresciallo Elgidio Valcaccia.

Il tutto è partito da una segnalazione di un cittadino che dopo aver notato strani comportamenti da parte dell’uomo,  ha deciso di chiedere l’intervento dei militari. I carabinieri si sono recati sul posto ed hanno notato che all’esterno di un’abitazione erano state allestite diverse gabbie. In una di queste c’era un gabbiano. I militari allora hanno chiesto chiarimenti all’uomo ma le sue risposte risultavano vaghe e non convincenti del tutto. A questo punto il volatile è stato sequestrato e, dopo la visita da parte di un veterinario, rimesso in libertà sull'arenile di Rovigliano. Per l’uomo è invece scattata la denuncia per cattura e maltrattamento di un esemplare di specie selvatica e protetta. E parrebbe che l’uomo in passato sarebbe stato oggetto di altre denunce per episodi simili.

“Vorremmo ringraziare il maresciallo Valcaccia – afferma un componente dell’Associazione animalista “Piccoli senza terra” – per essere prontamente intervenuto a difesa del gabbiano. Purtroppo viviamo in una società dove si ripetono spesso casi di maltrattamento di animali, soprattutto di cani e gatti. Persone senza cuore che non esitano a porre sevizie nei loro confronti. Giusto per ricordarlo – conclude l’animalista -  chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5mila euro a 30mila euro”.

(Nella foto, il gabbiano al momento della liberazione)