A cura della Redazione

Detenzione e spaccio di cocaina, estorsione, detenzione e porto illegale di armi in luogo pubblico. Un totale di 60 capi di imputazione di cui ben 58 legati alla droga.

Sono 18 le persone colpite da misure cautelari nell'ambito di una inchiesta della Procura di Torre Annunziata, che si è avvalsa per le indagini dei carabinieri della Compagnia oplontina. Per 16 di loro disposta la custodia in carcere (5 erano già detenute), mentre per altre 2 è scattato il divieto di dimora nella provincia di Napoli, in quanto madri di bambini in tenera età.

Attualmente i carabinieri della Sezione Operativa oplontina hanno notificato il provvedimento a 17 dei 18 indagati, uno è infatti irreperibile e ricercato (per lui disposta la custodia in carcere).

Infine, 4 dei soggetti coinvolti nell'inchiesta sono anche percettori del Reddito di Cittadinanza, per loro scatterà la segnalazione all'INPS per la revoca del beneficio.

Sotto la lente di ingradimento degli investigatori, le attività illecite nel rione Poverelli. Il tutto parte dal dicembre 2018, quando un uomo - acquirente di sostanze stupefacenti - fu ferito a colpi d'arma da fuoco. Furono avviate le indagini, protrattesi fino al marzo 2019. I carabinieri documentarono un rilevante numero di cessioni di cocaina a numerosi clienti provenienti da tutta la provincia napoletana. La "piazza" era gestita da diversi nuclei familiari del rione.

Attraverso intercettazioni telefoniche e di dialoghi tra i presenti, nonché servizi di osservazione e pedinamento, i militari dell'Arma sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei pusher, accertando le relative vendite al dettaglio dello stupefacente a tossicodipendenti, arrestando in flagranza tre soggetti e sequestrando, nel corso delle indagini, oltre 70 grammi di droga.

Gli spacciatori utilizzavano un linguaggio in codice per trattare le cessioni di cocaina, parole come "ambasciata, caffè, coso, biscotto" - scrive il procuratore capo Nunzio Fragliasso - "nonché ricevevano i clienti abituali all'interno degli appartamenti protetti da sistemi di videosorveglianza installati abusivamente".

In alcuni casi, a vendere la droga erano individui sottoposti ai domiciliari per altri reati; altre volte si avvalevano di minorenni, utilizzati come "corrieri" che consegnavano la droga a domicilio.

Lo stupefacente di volta in volta ceduto variava da singole dosi, definite "pallini", a svariate decine di grammi.

Emerse nel corso delle indagini anche condotte estorisive messe in atto da alcuni indagati al fine di recuperare i crediti maturati a fronte delle cessioni della droga, utilizzando anche armi.

In seguito i nominativi oggetto delle misure cautelari:

Di seguito i nominativi oggetto delle misure cautelari:

1) Luigi Sperandeo, 30 anni

2) Andrea Evacuo, 43 anni

3) Rita Ferraiuolo, 40 anni

4) Michele Evacuo, 45 anni

5) Anna Evacuo, 47 anni

6) Ilaria Evacuo, 30 anni

7) Pasquale Evacuo, 26 anni

8) Italo Evacuo, 24 anni

9) Maddalena Gemignani 32 anni

10) Salvatore Carpentieri, 32 anni

11) Matteo Fraterno, 25 anni

12) Michele Colonia, 22 anni

13) Lucia Gallo, 43 anni

14) Antonio Langella, 23 anni

15) Nicola Apuzzo, 35 anni

16) Gennaro Apuzzo, 30 anni

17) Maria Perotti, 27 anni

18) Giovanna D’Acunzo, 26 anni