A cura della Redazione

Una storia raccapricciante quella della piccola Elsa, nome di fantasia, la bimba di nove anni ritrovata con gli arti fratturati e la colonna vertebrale deformata perché da quando è nata non ha mai dormito in un letto.

Per nove anni Elsa (nome di fantasia) è stata un fantasma, completamente trascurata dai genitori, alimentata saltuariamente dai fratelli con latte e biscotti, e mai assistita nonostante i segni di fratture scomposte a braccia e gambe - forse frutto di violenze ancora da accertare.

Da qualche giorno però (della sua vicenda si stanno occupando i media) la bimba, proveniente da un comune dell'hinterland napoletano, è stata tolta ai genitori dai servizi sociali che l'hanno affidata all'associazione "La Casa di Matteo", e la sua vita è cambiata.

Al suo fianco ha educatori ed infermieri esperti, ed sta iniziando così a comportarsi un po' come tutti i bimbi.

"Sta cominciando ad interagire con gli altri - spiega Marco Caramanna, presidente dell'associazione - a sorridere, a guardarsi intorno, a dormire e mangiare. Tutto ciò può sembrare normale, ma dopo ciò che ha passato, è invece una vittoria. Ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo di Elsa. Di vicende come la sua purtroppo ce ne sono tante, e come ibn questo caso non vengono denunciate. Ci sono sicuramente responsabilità nella rete che dovrebbe tutelare i minori, dalla scuola al servizio sanitario, visto che nessuno in nove anni si è mai accorto di nulla, almeno fino a pochi giorni fa, quando i servizi sociali hanno ricevuto una segnalazione relativa alla situazione di Elsa e si è messo in moto il percorso che l'ha portata fino a noi".

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: “Ritengo gravissimo che nessuno tra vicini di casa e parenti abbia ritenuto opportuno denunciare o segnalare questo caso. La scuola non ha denunciato l’evasione di una bimba mai presente; il sistema sanitario non ha segnalato la sua mancata vaccinazione, e finanche il pediatra di base non ha mai visitato la piccola e non lo ha mai denunciato. Una falla inaccettabile nella rete sociale che ci deve far pensare a quanto ci sia ancora da fare per la tutela dei minori nella nostra provincia”.

(Foto Facebook "La Casa di Matteo"