A cura della Redazione

Respinte tutte le eccezioni, giudizio di incandidabilità solo per i 7 indagati dall'Antimafia. 

Il Tribunale di Torre Annunziata respinge tutte le eccezioni dei difensori. Il 28 febbraio, dunque, affronteranno il giudizio di incandidabilità solo i 7 ex amministratori indagati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per concorso esterno in associazione di tipo mafioso. La decisione è arrivata ad un anno esatto dal terremoto politico-giudiziario che ha investito Torre Annunziata.

Nonostante nel precedente avviso comparissero 24 nomi, i giudici della prima sezione civile del Tribunale di Torre Annunziata (presidente Marianna Lopiano, giudice Angelo Scarpati, relatore Raffaella Cappello) hanno emesso un'ordinanza con la quale richiamano in giudizio l'ex sindaco Vincenzo Ascione, il suo ex vicesindaco Luigi Ammendola (unico a non essersi costituito), e ancora Rocco Manzo, Giuseppe Raiola, Gioacchino Langella, Maria Oriunto e Luisa Refuto.

Non rischiano l'incandidabilità tutti gli altri consiglieri e assessori coinvolti nello scioglimento dell'amministrazione comunale per presunte infiltrazioni della camorra, nonostante i loro nomi siano presenti nella relazione della commissione d'accesso (vedi elenco sotto).

Intanto per l’8 marzo prossimo è stata fissata la trattazione del ricorso proposto dall’ex sindaco Ascione innanzi al TAR Lazio avverso il decreto di scioglimento del comune di Torre Annunziata.

I nomi degli amministratori apparsi in un primo momento nella lista degli incandidabili: Gaetano Veltro, Massimo Papa, Michele Avitabile, Pasquale Iapicca, Antonio Pallonetto, Angela Nappi, Ciro Alfieri, Brunone Avitabile, Francesco Nella, Francesco Colletto, Maria Longobardi, Davide Alfieri, Pierpaolo Telese, Salvatore Solimeno, Raffaele Izzo, Germaine Popolo e Marcello Vitiello.