A cura della Redazione

Il Questore di Napoli ha adottato un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), della durata di 7 anni, nei confronti di un 48enne napoletano indagato per associazione per delinquere, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L'uomo sarebbe il presunto organizzatore di un’aggressione nei pressi di un bar di via dei Tribunali nei confronti di un tifoso olandese avvenuta la notte dello scorso 11 ottobre, prima dell’incontro di calcio Napoli-Ajax di Champions' League, disputatosi presso lo stadio "Diego Armando Maradona" .

La vittima, inseguita da un gruppo di tifosi partenopei, aveva tentato di rifugiarsi nel locale ma era stata raggiunta e trascinata fuori da alcuni di loro che l’avevano poi colpita con calci, pugni e con un’arma da taglio.

Ancora, un altro provvedimento, della durata di 5 anni, è stato adottato nei confronti di un 24enne foggiano che, durante i servizi di filtraggio dell’incontro Turris-Foggia disputatosi lo scorso 18 dicembre presso lo stadio “Liguori” di Torre del Greco, era stato trovato in possesso di un artifizio pirotecnico. Era stato quindi denunciato per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di eventi sportivi.

Altri quattro DASPO, per periodi da uno a 4 anni, sono stati irrogati nei confronti di quattro persone, di cui una era stata denunciata lo scorso 14 febbraio per porto di armi od oggetti atti ad offendere, un’altra per i reati di rissa e danneggiamento aggravati commessi il 2 febbraio scorso mentre le ultime due erano state indagate per i reati di rissa e porto di armi od oggetti atti ad offendere commessi a maggio del 2021.  

Infine, sei provvedimenti, per periodi da 2 a 5 anni, hanno riguardato altrettante persone tra i 22 e i 41 anni, di cui una è stata condannata per rapina aggravata, una per aver commesso tre reati di rapina pluriaggravata, un’altra per tentata rapina aggravata e lesioni personali pluriaggravate, una per tentato omicidio aggravato, danneggiamento aggravato e porto di armi od oggetti atti ad offendere, una per violazioni in materia di stupefacenti e l’ultima per detenzione, vendita e cessione illecite di sostanze stupefacenti aggravate dal metodo mafioso.