A cura della Redazione

Tentato omicidio e detenzione e porto di arma comune da sparo. Sono le accuse mosse a tre soggetti, due napoletani di 35 e 33 anni (il primo incensurato), ed un casertano di 22 anni.

Il 35enne finisce in carcere, per gli altri due il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto i domiciliari.

Ad eseguire i provvedimenti gli agenti delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta.

Lo scorso martedì, un equipaggio della Polizia impegnato in un servizio per la prevenzione dei reti a Castel Volturno (Caserta), segnalò l'esplosione di colpi d'arma da fuoco ed un'auto in fuga. I poliziotti delle Squadre Mobili napoletana e casertana giunsero immediatamente sul posto, fermando la vettura e gli occupanti.

Uno di loro, il 35enne, avrebbe materialmente esploso almeno quattro proiettili all'indirizzo di alcuni extracomunitari al termine di una lite scoppiata per futili motivi. Una delle vittime fu raggiunta da un colpo all'altezza della spalla, senza fortunatamente subire lesioni: il giubbino che indossava, infatti, aveva un foro di entrata e uno di uscita.

In quella circostanza, l'uomo che aveva sparato fu sottoposto a fermo per tentato omicidio e condotto in carcere in attesa dell'udienza di convalida, mentre gli altri due che si trovavano con lui in macchina furono denunciati per concorso nello stesso reato.

Le prove raccolte però dagli investigatori hanno portato la Procura sammaritana a chiedere la misura cautelare anche per il 33enne ed il 22enne.