A cura della Redazione

Truffa ai danni dello Stato. Sono cento le persone indagate nell'ambito di una inchiesta della Procura du Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che ha portato ad un sequestro di più di 400mila euro eseguito dalla Guardia di Finanza di Caserta.

L'indagine, avviata nel 2021, riguarda l'indebita percezione dei bonus collaboratori sportivi in epoca Covid per sostenere i lavoratori del settore Sport, tra quelli più penallizzati dalle restrizioni adottate daò Governo per contenere i contagi.

La frode avrebbe avuto come "mente" una associazione dilettantistica di Macerata Campania - operante nel settore del calcio giovanile fino alla Terza Categoria - che, attraverso falsi contratti di collaborazione - secondo gli inquirenti - avrebbe dichiarato all'Ente che elargiva i benefici (Sport&Salute SpA) di avere alle proprie dipendenze circa cento collaboratori, tutti risultati assunti tra la fine del 2019 e il 2020, anche in pieno lockdown, percependo così, per ognuno di loro, il bonus.

I finanzieri, insospettiti da quel numero così elevato di "prestatori d'opera", hanno avviato le investigazioni e, tra perquisizioni nella sede dell'ASD ed accertamenti telematici sui cellulari sequestrati, hanno scoperto che quei rapporti lavorativi in realtà erano fittizi.

Il presidente dell'ASD, 40 anni, insieme ad un genitore, 35 anni, di tre frequentatori dei corsi di calcio organizzati dall'Associazione, tra il 2020 e il 2021 aveva avviato una vera e propria "campagna di reclutamento" tra amici, parenti e persone vicine al sodalizio, poi retroattivamente tesserati nel 2019 e 2020 per lo svolgimento, sulla carta, delle più disparate mansioni: dalla segreteria fino al massaggiatore o allenatore. 

I compiacenti collaboratori fittizi intascavano così illecitamente - per l'accusa - i contributi Covid, la cui metà andava al presidente dell'Associazione. In tal modo sarebbero stati introitati, con questo sistema fraudolento, 400mila euro di benefici.