A cura della Redazione

Un nuovo pentito accusa Francesco Tamarisco: "Fu lui a ordinare l'omicidio di mamma coraggio Matilde Sorrentino".

Si apre così il processo d'Appello per Tamarisco, che in primo grado è stato condannato dalla Corte d'Assise di Napoli all'ergastolo quale mandante dell'assassino della donna, materialmente compiuto da Alfredo Gallo, il killer di Torre Annunziata che uccise mamma Matilde sull'uscio di casa la sera del 26 marzo 2004. 

Il nuovo collaboratore di giustizia è P. I., ex affiliato di spicco del clan Gionta con un ruolo di vertice, che adesso sta collaborando con gli inquirenti e che è stato ascoltato alla prima vera udienza del processo di secondo grado per Francesco Tamarisco. Lo stesso ha ribadito che "il clan Gionta aveva deciso di uccidere Tamarisco per questo motivo". Una versione più volte sentita dai vari collaboratori di giustizia che si sono alternati con le loro testimonianze.

Secondo l'accusa, Tamarisco voleva punire la donna che con le sue denunce lo aveva coinvolto nello scandalo pedofilia del rione Poverelli, per il quale lui fu arrestato e condannato in primo grado, prima di essere assolto in Appello. Per farlo, si servì di Alfredo Gallo, al quale riconobbe un ingaggio e un successivo vitalizio in carcere per comprarne il silenzio.

Alla prossima udienza, spazio alle prove della difesa e alle discussioni.