A cura della Redazione

Una parete di cartongesso e un faretto non possono essere considerati una modifica dello stato dei luoghi o una violazione dei sigilli. A stabilirlo è la sentenza emessa due giorni fa dal Tribunale di Torre Annunziata (giudice monocratico Silvia Paladino) che ha assolto Francesco Immobile, 60enne di Torre del Greco, perché il fatto non costituisce reato.

Assistito dall'avvocato Francesco De Gregorio, l'imputato è riuscito a dimostrare che non si trattava di modifiche invasive, nonostante in passato su quello stesso fabbricato fossero stati riscontrati altri abusi edilizi puniti.

Il processo nasce da un sopralluogo del comando di polizia locale di Torre del Greco nel corso della notifica di alcuni atti al 60enne di via Pagliarone, al confine con Torre Annunziata. Di lì era scattato un controllo all'interno dell'appartamento, in passato già sottoposto a sigillo, dove erano stati riscontrati lavori di pitturazione, la presenza di un muro di cartongesso e l'installazione di un faretto, dunque una modifica dello stato dei luoghi. Dopo un lungo e complesso iter processuale, Immobile è stato assolto con formula piena, nonostante la richiesta di condanna a 8 mesi di reclusione avanzata dall'accusa.