A cura della Redazione

Appalti per il servizio di nettezza urbana in tre Comuni della provincia di Napoli, la Procura di Torre Annunziata ha aperto una inchiesta che ha portato a tre ordini di esibizioni documentali nei confronti degli Enti Locali in cui la società aggiudicataria del servizio è la stessa. Le indagini riguardano una presunta turbativa della libertà degli incanti.

I Comuni verso i quali i finanzieri del Gruppo oplontino hanno proceduto a notificare i provvedimenti sono quelli di Pompei, Mugnano e Marigliano.

Perquisizioni e il sequestro di ulteriore documentazione sono stati eseguiti anche nei confronti della ditta, avente sede legale a Padova, e di colui che appare essere l'amministratore occulto di fatto della stessa e dei suoi figli, i quali figurano invece come soci.

La società, una Srl, è stata colpita nel maggio scorso da una interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Padova.

L'azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale nei tre Comuni, per un appalto complessivo di oltre 84 milioni e mezzo di euro, sarebbe - secondo la Procura - la prosecuzione di un'altra società, anch'essa raggiunta da un provvedimento di interdittiva della Prefettura di Napoli nel 2018. Secondo gli inquirenti, tale circostanza sarebbe evidenziata sia dalla presenza degli stessi beni strumentali che della stessa forza lavoro e dal fatto che l'amministratore risulterebbe essere lo stesso soggetto, anch'egli colpito da interdittiva, che avrebbe modificato la compagine sociale al fine di eludere tali restrizioni e aggiudicarsi così gli appalti in questione, cambiando anche la denominazione sociale e mettendo a capo del soggetto giuridico una sorta di amministratore di facciata.