La vicenda che ha visto coinvolto il Centro Polidiagnostico Mavis ha origine con il dichiarato fallimento nel 2013 di due società, il Centro Medico Villa Poppea e Epistolato, rilevate un anno prima dallo stesso Mavis.
E’ di questi giorni la condanna a 4 anni per bancarotta fraudolenta di Maurizio Vito, imprenditore e titolare del Centro Polidiagnostico Mavis, emessa dal Tribunale di Torre Annunziata che ha accolto la tesi della Procura oplontina.
In seguito a tale sentenza, pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Centro Polidiagnostico Mavis.
Il comunicato della società
“In merito alla recente sentenza di condanna in primo grado per il reato di bancarotta fraudolenta, il dott. Maurizio Vito desidera esprimere il massimo rispetto per la decisione del Tribunale, ma rivendica con fermezza la propria assoluta correttezza nella gestione dell’attività imprenditoriale.
Va ricordato che, nel percorso seguito, è stato portato a termine con successo un concordato fallimentare che ha garantito la soddisfazione di tutti i creditori, a dimostrazione dell’impegno costante e della serietà con cui sono state affrontate le difficoltà.
Sarà proposto appello contro la sentenza, nella piena fiducia che la giustizia possa riconoscere la verità dei fatti.
In questo contesto, si ribadisce un principio fondamentale dello Stato di diritto: la presunzione di innocenza fino al definitivo accertamento della responsabilità, che avviene solo all’esito del terzo grado di giudizio.
Il centro polidiagnostico Mavis continuerà a essere un punto di riferimento per i pazienti e i professionisti che vi operano. L’azienda è solida, operativa e proiettata verso il futuro con lo stesso spirito di eccellenza e dedizione che da sempre la contraddistingue.
Con determinazione e orgoglio, il dott. Maurizio Vito continuerà a svolgere il proprio lavoro con la passione e l’integrità che lo hanno sempre caratterizzato, consapevole che la verità emergerà con chiarezza nel corso dell’iter giudiziario”.