A cura della Redazione
La città di Torre Annunziata inserita nel circuito turistico regionale "inCampania". Collegandosi al sito internet www.incampania.com, portale ufficiale del Turismo e dei Beni culturali della Regione Campania, nella sezione "Turismo", sottosezione "tradizione e religione", è possibile leggere la presentazione della Festa del 5 Agosto. La ricorrenza, come si sa, fa riferimento al ritrovamento tra il 1350 ed il 1400 dell´effigie della Madionna della Neve e alla conseguente disputa tra pescatori oplontini e stabiesi per rivendicare la paternità del quadro. "Questo è uno dei pochi risultati dell´impegno che la nostra associazione, il Centro Studi Storici Nicolò D´Alagno, sta profondendo per la causa del riscatto sociale e culturale della nostra città - ha commentato il presidente del Centro Studi, Vincenzo Marasco -. Da oggi, siccome chi di competenza non ci aveva ancora pensato, Torre Annunziata è presente nel circuito turistico campano con i suoi più importanti eventi. Con questo, la direzione del portale InCampania.com ci ha riservato due pagine dedicate alla nostra storia e alla città. Vi sembra poco? Noi ne siamo orgogliosissimi". Di seguito, pubblichiamo il testo apparso sul portale regionale che descrive la Festa del 5 Agosto. Il mare, una sacra leggenda e una paranza per rievocarla sono i protagonisti della festa che ha origini nel mare di Torre Annunziata. L’antica tradizione vuole che tra il 1350 e il 1400, vi fu il ritrovamento di un’icona in terracotta della Madonna bruna con il bambino. Fu denominata Madonna della Neve perché nello stesso giorno, il 5 Agosto, ricorreva la festività di Santa Maria ad Nives, istituita nel 352 da Papa Liberio per una miracolosa apparizione della Vergine avvenuta in piena estate in coincidenza con una insolita nevicata. L´icona, racchiusa in una cassa, si impigliò nelle reti di un gruppo di pescatori torresi nei pressi dello scoglio di Rovigliano, che segna il confine tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, provocando una contesa tra le due cittadine. La lite, discussa davanti al capitano del popolo, si risolse con l´attribuzione ai pescatori torresi, che la custodirono nella cappella, già dedicata all´Annunziata, ora santuario Ave Gratia Plena. La festa esprime ogni anno, sempre con lo stesso fervore religioso, la devozione dei pescatori alla Vergine. E in nome della fecondità e di un futuro rigoglioso, con una esuberante paranza nel mare di pescatori che lanciano e tirano reti a strascico, si ricostruiscono gli eventi leggendari.