A cura di Anna Casale

La terza edizione del “Leone d’Oro per la pace”, una sezione del “Gran Premio Internazionale di Venezia”, ha visto accreditare ad una cittadina torrese un prestigioso riconoscimento.

Carola Flauto, docente e scrittrice, è stata premiata con un “Riconoscimento Speciale per meriti professionali" dalla Regione Lazio presso la “Sala Mechelli”, all’interno del palazzo dell'Ente.

A consegnare il premio è stato il dott. Sileno Candelaresi, presidente del Comitato Ordine del Leone d’Oro.

La scrittrice, all’atto della premiazione, ha ringraziato il presidente e l’Ordine tutto per aver istituito la sezione del “Leone d’Oro per la Pace”. "Di pace ce n’è bisogno - ha detto -, la pace è un atto di volontà di cui tutti dovrebbero essere portatori, la pace dovrebbe essere normalità”.

Citando lo psicologo Bruner, “c'è bisogno di storie, c’è bisogno di raccontare storie e di raccogliere storie”. Ha fatto poi cenno al progetto che porta avanti “la fabbrica delle storie”, affermando che “i bambini dei luoghi a rischio hanno bisogno di tutto questo. La scrittura ha un impegno civile”.

Ed è per questo motivo che il suo impegno nello scrivere è lasciare una traccia, un messaggio che solo un libro, una storia possono portare.

Il pedagogista Rodari affermava: “Non importa che le cose siano belle, l’importante è che siano vere”, per questo e tanti altri motivi l’amore per la cultura deve essere ricostruito.

Congedandosi dal pubblico Carola Flauto ha concluso ribadendo: “I libri servono per imparare a pensare”. Un augurio per tutti noi a coltivare l’orto del pensiero critico ed a non accomodarci sui facili “allori” dell’apatia.

In calce al prestigioso riconoscimento ci giunge il messaggio di Daniela Flauto, dirigente scolastico della Media "Giovanni Pascoli" di Torre Annunziata: «E' con immenso orgoglio che desidero congratularmi con mia sorella Carola per questa grande nomination al Leone D'Oro. Se fossero ancora con noi i nostri genitori, sarebbero fieri di una figlia così».