"A Torre Annunziata abbiamo avuto un grande attore di teatro, che ha lavorato per anni con la compagnia di Eduardo De Filippo. Si chiama Rino Gioielli, torrese doc, eppure non viene mai ricordato”.
Questo post pubblicato su Facebook ha suscitato la mia curiosità, anche perché nemmeno io lo conoscevo. Allora mi sono documentato e ho cercato di colmare questo vuoto nel racconto dei tanti personaggi che ho pubblicato finora su Torresette.
Rino (Salvatore Gioielli) è nato a Torre Annunziata il 12 marzo 1939. La sua carriera inizia a diciassette anni nelle feste di piazza e nei matrimoni. Nel 1957 debutta in teatro con la sceneggiata "Lazzarella" e nel 1961 interpreta ‘Ddoie Lucie con Mario Abbate (pseudonimo di Salvatore Abate), noto cantante e attore napoletano.
La svolta per Gioielli avviene l'anno dopo, con Eduardo De Filippo, che lo sceglie nel ruolo di Amedeo in "Il sindaco del rione Sanità". Sempre con Eduardo partecipa a diverse commedie, tra cui la famosa "Non ti pago" e con la sua compagnia si esibisce anche all'estero in Unione Sovietica, Austria, Polonia e Belgio. Poi la collaborazione con Nino Taranto, Dolores Palumbo e la partecipazione alla commedia di Garinei e Giovannini "Cielo mio marito", con Gino Bramieri, Marisa Merlini e Ombretta Colli.
Negli anni Settanta compone un trio comico con Beniamino e Rosalia Maggio e partecipa con quest'ultima alla compagnia di Mario Trevi. Interpreta due film con Mario Merola e Nino D'Angelo, uno sceneggiato con Ugo Pagliai e un altro con Giorgio Albertazzi. Dal 1991 è al Teatro Sannazzaro di Napoli con Luisa Conte. Successivamente nel 1995 partecipa al Satyricon in napoletano antico e nel 2000 è Prospero nella commedia di William Shakespeare in napoletano.
Molte le partecipazioni a films: da "L'ultimo guappo" a "Giuramento", da "Laura.. a sedici anni mi dicesti sì " a "L'avvocato De Gregorio", e a miniserie televisive come " Peppino Girella" e "Storie di camorra".
È morto a Portici il 25 ottobre 2016, a 77 anni, rimpianto dal suo affezionato pubblico che correva ad applaudirlo in ogni suo spettacolo.