Immaginiamo di salire su una macchina del tempo e tornare indietro di centosei anni, all’8 agosto 1919, in via Mazzini 27 a Torre Annunziata. Alle 3:30 di notte viene alla luce Agostino De Laurentiis, che porterà il nome del nonno materno ma che il mondo conoscerà semplicemente come Dino.
Perché questa nascita è importante per i torresi? Perché Dino diventerà uno dei produttori cinematografici più famosi al mondo, professione che condividerà anche con i fratelli Luigi e Alfredo.
Le origini tra Guardia di Finanza e arte bianca
Il padre, Aurelio, è un brigadiere della Guardia di Finanza, congedato due mesi prima della nascita per problemi all’udito. La madre, Giuseppina Salvatore, proviene da una famiglia di pastai e gestisce con la madre e la sorella un negozio all’ingrosso di farina e cereali.
Nel 1920 Aurelio abbandona la divisa per aprire un pastificio in via Murat. Dino cresce circondato dal profumo della pasta, affascinato da quel mondo più che dai libri di scuola. Frequenta varie scuole – dai Salesiani di Castellammare al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Napoli – ma ovunque resta insofferente alla disciplina. Dopo aver tentato anche con l’istituto tecnico commerciale Diaz, chiede al padre di lavorare con lui. Così, ancora in calzoncini corti, comincia a vendere la pasta di famiglia in città e poi in tutto il Sud Italia, fino a Roma.
L’incontro con il cinema
Proprio a Roma il destino cambia rotta. Alla stazione Termini, Dino nota un bando per una scuola di cinema: inizia così una breve esperienza da attore, presto abbandonata per seguire la sua vera vocazione, quella di produttore.
Nel 1940 la carriera si interrompe per la chiamata alle armi. Inviato a Trieste, evita il fronte organizzando spettacoli per i soldati. Dopo l’armistizio, si rifugia a Torella dei Lombardi, città natale del padre, e poi si sposta a Capri con amici illustri come Mario Soldati, Leo Longanesi e Stefano Vanzina. Qui sopravvive vendendo bottigliette riempite con acqua della Grotta Azzurra ai turisti americani.
Amori e famiglia
Nel 1944 conosce a Roma Bianca Maria De Paolis, che sposa l’anno dopo a Torino. Il matrimonio dura poco: l’8 luglio 1949 viene annullato e dieci giorni dopo Dino sposa Silvana Mangano, destinata a diventare una diva del cinema. Con lei avrà quattro figli: Veronica, Raffaella, Federico e Francesca.
Dopo il divorzio dalla Mangano (morta nel 1989), Dino sposa il 7 aprile 1990 l’americana Martha Schumacher, da cui aveva già avuto Carolyna e che in seguito gli darà Dina.
Il saluto a un gigante del cinema
Dino De Laurentiis muore a Los Angeles il 10 novembre 2010, a 91 anni. La seconda moglie Martha lo seguirà undici anni dopo, nel 2021.
A ricordare le radici torresi di questo gigante del cinema resta anche il libro “Pasta, amore e fantasia. Le origini della famiglia De Laurentiis” (TorreSette, 2017), che racconta come da una casa in via Mazzini partì una storia destinata a illuminare le luci di Hollywood.