A cura di Anna Casale

“Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica”, sceglie Villa Parnaso come scenario per le suggestive note celtiche dei “Birkin Tree”, storico gruppo italiano di musica irlandese.

“Birkin Tree”, la più importante band italiana di musica irlandese, fondata nel 1982 da Fabio Rinaudo (uilleann pipes chanter, whistles) comprende Michel Balatti (flauto, whistle), Luca Rapazzini (voce, violino), Claudio De Angeli (chitarra, banjo, mandola) e Laura Torterolo (voce, chitara).

Grande impatto e magnetismo alla base. Artisti di eccelsa qualità che intessendo, sapientemente, alla ritmica degli strumenti tradizionali (flauto traverso, violino e cornamusa irlandese) il dinamismo della chitarra sono abili nel “sollevare” l’uditore e trasporlo, adagiato su di un “tappeto volante” di note e suoni, tra le verdi colline d’Irlanda. Virtuosismo e Pathos i loro elementi, per un viaggio di scoperta all’interno delle affascinanti antiche sonorità celtiche, tra gighe indiavolate e ballate struggenti. Un gruppo il cui profilo artistico di gran valore è riconosciuto all’interno dei circuiti irlandesi ed è, all’attivo, l’unico gruppo italiano ad avere compiuto due tournée ufficiali in Irlanda.  

“Ethnos”, giunto alla sua 26esima edizione, ideato da Gigi Di Luca, regista teatrale, musicista e direttore artistico del festival, nasce nel 1995 per la promozione e la valorizzazione delle culture e dell’arte del mondo, favorendo il dialogo tra i popoli. Nel circuito del festival, da tre anni è stato promosso il concorso “Ethnos – GenerAzioni”. Rivolto ad artisti, gruppi e compagnie under 35, che legano la propria creatività al dialogo e alla sperimentazione tra culture.

“Ogni spettacolo è costruito sullo sfondo della location che lo ospita. Il verde dei giardini di Villa Parnaso erano l'ideale per le ambientazioni irlandesi. Il dialogo tra le culture, le contaminazioni, la ricerca della propria identità culturale – afferma Di Luca- è l’unica tematica di fondo che si va ad intersecare con il luogo di esperienza, del sentire e del vedere. Ogni luogo non può essere sconnesso dalla musica, dal contesto, ogni cosa ha una sua storia. L’idea del festival è quella di costruire un programma in base ai luoghi, ogni gruppo fa un’unica tappa. Un festival itinerante con un pubblico itinerante. Un pubblico di valore perché sceglie e non si trova lì per caso. E’ anche questo un po' il fascino del festival.”

Un festival di esperienze per chi vuole esperienze. Riconosciuto dal Ministero della Cultura, col sostegno della Regione Campania, in collaborazione con i vari comuni ospitanti.

Presente nel pubblico Anna Vitiello, assessore alla cultura: “Per un momento Torre Annunziata ha toccato i cieli d'Irlanda. La musica e la cultura sono un incontro di scambio e arricchimento e la nostra comunità, questa sera, ha vissuto questi momenti.”