A cura di Anna Casale

Al via la Rassegna Letteraria “Libri al Museo”, del comune di Torre Annunziata al “Museo dell’Identità”, con la presentazione del volume “Il Tempietto d’argento di Maria SS. Della Neve nella parrocchia di A.G.P. in Torre Annunziata”, scritto a quattro mani da Vincenzo Marasco e Mario Quaranta, membri del Centro Studi Storici “Nicolò d’Alagno”. Moderatrice dell’evento la prof.ssa Mirella Azzurro, presidente dell’Archeoclub d’Italia sez. di Torre Annunziata “Mario Prosperi”.

Il testo, con al suo interno un ricco repertorio fotografico, affronta l’analisi storico-artistica della creazione del tempietto che contiene la Sacra Icona di Maria SS. Della Neve.  I due autori ci svelano i retroscena di una pagina di storia locale nei decenni tramandata a voce dai più anziani sottoforma di racconto che ha del fantastico che portarono alla realizzazione del manufatto argenteo dedicato al culto della Vergine.

“Il Tempietto d’argento di Maria SS. Della Neve” è un lavoro che osserva e analizza l’Opera, su due piani differenti.

Un’analisi storica legata alla terribile eruzione vulcanica nell’aprile del 1906 e la scelta o per meglio dire la convinzione del popolo torrese che solo l’intervento divino avrebbe potuto scongiurare una tragedia, portando in processione, nei pressi del cimitero cittadino, la statua della Beata Vergine che miracolosamente arrestò il corso del materiale lavico e la conseguente decisione di commissionare un Tempietto d’argento per omaggiarLa. Fu formato così un comitato e bandito un concorso che decretò l’assegnazione dell’incarico. Gli artisti impegnati furono il Maestro napoletano Vittorio Emmanuele Centonze, il pittore Antonio Coppola ed il pittore ceramista Pasquale Cappelli.

Ed un’analisi artistica, in cui sono indagati e rivelati aspetti e dettagli di grande spessore artistico. Il Tempietto è un manufatto interamente d’argento, dal peso di circa centocinquanta chilogrammi, decorato finemente in ogni suo punto, alla cui base è presente un ciclo pittorico, realizzato su quattro maioliche, raffigurante le varie fasi eruttive ed una cupola sorretta da dodici colonne, sormontate da statuine raffiguranti angeli festanti e vittoriosi.

Il Tempietto risulta essere antropologicamente parlando il simbolo identitario di un popolo legato ad un culto ormai secolare.