Una serata, quella di sabato 21 ottobre, all’insegna della cultura, per la presentazione del libro “Voiello. Una famiglia di Torre Annunziata pioniera ed eccellenza dell’arte bianca italiana”.

All’interno della chiesa di Santa Teresa di Gesù, in piazza Cesaro a Torre Annunziata, i tre autori, Salvatore Cardone, Vincenzo Marasco e Antonio Papa (tutti e tre collaboratori della testata giornalistica torresette.news) sono stati affiancati nei loro interventi dal giornalista Yuri Buono e dal già dirigente scolastico Felicio Izzo.

Don Damiano De Rosa, rettore della parrocchia, gremita in ogni ordine di posti, ha preso per primo la parola dicendosi orgoglioso e felice di aver ospitato una manifestazione di così grande interesse storico.

Yuri Buono ha esordito con una panoramica sulla città di Torre Annunziata, sottolineandone problemi e pregi e affermando che la cultura può essere uno strumento di riscatto e di rilancio del nostro territorio.

Il preside Felicio Izzo è entrato nel merito del libro, elogiandone il contenuto per la sua rigorosa e documentata ricerca delle fonti, facendo poi un excursus sulla storia dei Voiello. In merito alle non veritiere origini svizzere di questa famosa famiglia di pastai ha affermato: che “gli Svizzeri al massimo potevano eccellere nel settore della cioccolata e non certo in quello della pasta!”. 

È poi intervenuto il giornalista-scrittore Salvatore Cardone, il quale ha spiegato il perché della scelta della chiesa di Santa Teresa per la presentazione del libro: “Qui c’è un altare gentilizio in memoria di Giovanni Voiello”. Ha poi continuato raccontando le varie fasi della ricerca archivistica, durata oltre dieci anni, e iniziata nel 2012 da Antonio Papa con un articolo nel suo blog “Torresi memorie”.

L’altro autore Vincenzo Marasco ha ripercorso tutto l’iter cronologico e familiare dei Voiello, da Bracigliano, in provincia di Salerno, a Torre Annunziata, da San Giovanni a Teduccio a Gaeta, fino al ritorno nella nostra città con l’apertura del pastificio. “Ringraziamo soprattutto Giancarlo Gonizzi e Roberto Pagliari, direttori dell’archivio storico Barilla - ha affermato Marasco - per averci consentito di ampliare le nostre ricerche e per aver aggiornato il loro sito Voiello in base alla verità storica”.

Antonio Papa, visibilmente emozionato, anche per la proposta di Cardone di conferirgli la laurea ad honorem in archivistica, ha tracciato le linee salienti della sua iniziale ricerca sulle origini non svizzere dei Voiello ma bensì torresi, dove si sono poi affermati come pastai.

È stata poi il sindaco in carica di Bracigliano, Giovanni Iuliano, ad intervenire. Personalità prestigiosa, in quanto primo cittadino del piccolo comune del Salernitano per ben tre volte, già senatore, è stato accompagnato da due storici locali, Luca Liguori, braciglianese, e Felice Marciano di Striano. “Questo libro rappresenta per noi una felice scoperta - ha affermato il sindaco - e aver saputo che i Voiello hanno avuto i natali nella nostra città, con il cognome originario dei Gaudiello, ci riempie di orgoglio. Ci ripromettiamo di invitare gli autori a Bracigliano per far conoscere a tutti i nostri concittadini i risultati di questa ricerca storica così interessante”.

Al termine del dibattito c’è stato uno spazio riservato al direttore del periodico “La Voce della Provincia”, Pasquale D’Amelio, che ha ricevuto dagli autori del libro una targa per i 55 anni del suo straordinario impegno nel campo del giornalismo. D’Amelio ha ripercorso la storia del più longevo giornale di Torre Annunziata, tra l’altro editore di ben 46 libri, e non ha saputo trattenere la sua intensa emozione quando ha avuto al suo fianco la figlia Titti ed è stato anche circondato da altri giornalisti della “Voce” come Giuseppe Chervino e Mimmo della Corte per la foto ricordo.

(Nella foto in alto, da sinistra: Papa, Cardone, Buono, Marasco, il sindaco di Bracigliano Giovanni Iuliano, Izzo, Liguori. Nella foto sopra, la consegna della targa al dott. D'Amelio))