È nato a Napoli nel 1939. All'età di un anno la sua famiglia si è trasferita a Torre Annunziata, perché il padre prestava servizio come capotecnico di artiglieria allo Spoletticio. Ha abitato prima in Traversa Maresca e poi in via Gino Alfani. La persona di cui sto scrivendo si chiama Bruno Salerno, ed ha scritto un bellissimo libro dal titolo "Una foto… e tanti ricordi".
L'ho conosciuto tramite la sorella Mariarosaria, che vive a Torre Annunziata, alla quale aveva richiesto il mio romanzo "Capo Oncino", perché lui e la moglie Rita abitano a Livorno. Quando lo ha ricevuto mi ha telefonato ed è nata tra noi un'amicizia. Mi ha inviato il suo libro, che rappresenta un prezioso scrigno di ricordi di Torre Annunziata. Città che porta nel cuore, in particolare il Lido Azzurro dove la sua famiglia aveva una cabina.
Nel suo libro parla di Franco e Gigi Cucolo, di Michele Prisco, degli Orsini, del popolare sindaco Pasquale Monaco e di tanti altri personaggi della storia di Torre Annunziata. I suoi ricordi spaziano dal "sublime pane" della panetteria Sella, ai biscotti del coloniale "Barile", situato di fronte al Politeama. Dalla casa in Traversa Maresca, da dove ammirò la cenere del Vesuvio nell'eruzione del 1944, quando le persone camminavano per strada "coprendosi la testa con pentole per non essere colpite dai lapilli", a quella di via Alfani, "dove il mare non si poteva solo vedere ma anche sentire".
E giù al Lido Azzurro i tanti giochi fatti in spiaggia, e all'Oncino "a pesca di granchi, patelle e cavallucci marini". Per Bruno Salerno la sua passione per il mare e le barche a vela è diventata anche la sua professione. Laurea in scienze economiche-marittime, accademia militare a Livorno, il più giovane capitano di fregata delle Capitanerie di porto, direttore del porto di Salerno, dopo aver "peregrinato" per Bari, Lipari, Castemmare di Stabia, Porto Torres, e in precedenza viaggi avventurosi nei mari di tutto il mondo. La sua amicizia con Maria Orsini arrivata fino al punto di leggere i vari capitoli di "Francesca e Nunziata" insieme a lei, commentandoli a mano a mano che Maria li scriveva, e ad essere citato nello stesso romanzo. Il suo primo amore, rimasto platonico, per Annamaria Orsini, sorella di Maria, e poi l'amore per la donna della sua vita, la moglie Rita Bellotti.
Bruno ha scritto un libro veramente appassionante, ricco di tante notizie curiose, tra cui la Fiat Topolino della famiglia Orsini, su cui da piccolo fu fatto salire a Pompei dopo un matrimonio. Ma gli aneddoti sono tanti, impossibili da raccontare tutti, e le foto del libro molto belle e alcune di persone e angoli della nostra città.
Sarebbe interessante una sua presentazione a Torre Annunziata. Questo giovanotto di 86 anni potrebbe raccontarci episodi inediti che ci farebbero conoscere la splendida città della sua infanzia, adolescenza e giovinezza, e fatti che oramai non sono più presenti nella nostra memoria collettiva.
(Nella foto Bruno Salerno con la moglie Rita Bellotti)
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