"Questo romanzo intreccia le vicende personali di famiglie di pastai di Torre Annunziata con quelle di personaggi famosi, meno noti e gente comune, che vi sono nati o vi hanno vissuto. Tutto ciò sullo sfondo degli avvenimenti più significativi della storia della nostra città, dalla fine del Settecento agli anni Settanta del Novecento".
Così spiega il contenuto del suo primo romanzo, "Capo Oncino", il professore Salvatore Cardone, libro che presenterà venerdì 19 settembre alle ore 18,30, presso la libreria "Libertà" al corso Vittorio Emanuele III. Autore di altri due libri : "La vera storia di Francesca e Domenico Orsini" e "Pasta, amore e fantasia. Le origini della famiglia De Laurentiis", Cardone è stato coautore con Vincenzo Marasco e Antonio Papa di un volume molto importante sulla storia dei Voiello.
I suoi libri hanno avuto, come filo conduttore, il mondo della pasta, che lo ha sempre affascinato, anche perché proviene da una famiglia di pastai da cinque generazioni.
Ma qual è stato il motivo della scelta di Capo Oncino come titolo del romanzo?
"Perché questo angolo caratteristico e suggestivo della nostra costa - afferma lo scrittore - nell'immaginario collettivo dei cittadini torresi è un luogo del cuore, da preservare e valorizzare, e poi perché nel romanzo rappresenta una parte per il tutto e cioè Torre Annunziata. Inoltre nel romanzo a Capo Oncino - continua Cardone - si svolgono delle scene d'amore tra cui quella tra Domenico Orsini e la sua futura moglie Francesca Atripaldi".
Di quali personaggi lei parla nel romanzo?
"Oltre agli Orsini, che hanno un ruolo centrale - spiega Cardone -, dei Voiello, De Laurentiis, Gallo, Manzo, storici pastai, ma anche degli attuali Setaro, il pastificio famoso nel mondo, e dei Cuomo, per intenderci "Pasta Storta", produttori di ottima pasta fresca, per non vivere solo di nostalgia del passato ma per raccontare chi continua ancora oggi questa tradizione con successo".
"Ma il romanzo dà ampio spazio a tanti altri personaggi famosi - conclude Cardone - da Vincenzo Gambardella a Ernesto Cesàro, da Gino Alfani a Diodato Bertone, da Mauro e Paolo Morrone a Ercole Ercole e Amedeo Arpaia, da Michele Caravelli a Rocco Caraviello, fino ad arrivare a Luigi Manzo, fondatore del Lido Azzurro e del Lido Notte Club. E l'elenco è ancora più lungo. Infine racconterò particolari molto interessanti della storia di Torre Annunziata degli ultimi 170 anni”.