Una vita dedicata alla cultura. Una donna che nel nome riassume gli elementi distintivi del suo carattere: dolcezza, cordialità, amore per la famiglia e per il prossimo.
Gioconda Galluccio è una bravissima scrittrice che da tantissimi anni ci regala, attraverso i libri, le perle del suo sapere e dei suoi ricordi. "Quando ero una bambina, dalla mia casa vedevo la mattina il fumo del pennacchio del Vesuvio e la sera le scintille che vi fuoriuscivano".
Così ha raccontato nell'incontro di presentazione del suo ultimo lavoro "Cose già dette", Guida editori, allo Sport Club Oplonti. Venti poesie che trasmettono emozioni, sentimenti e "joie de vivre". Dalla prima, che ha lo stesso titolo del libro, scritta in italiano, all'ultima, "Io rimango qui", in dialetto napoletano. A quella che le è più cara, “Il gomitolo", i cui versi trasmettono una dolce nostalgia: "Se fosse, la vita, gomitolo che lento dipana, i suoi fili li arrotolerei mille volte all'indietro come fossi Arianna".
E che dire di "Abbracciatell'a mamma tua", che comincia così: "Specie se anche tu, hai il grigio sulle tempie. Vienila a saluta', tienile la mano, è fredda fredda... Chissà da quanto tempo nessuna gliela bacia".
È stata una serata densa di emozioni e commozioni, intercalata dagli interventi affettuosi della sua amica del cuore, Emilia Pagano, da quelli della professoressa Lina Lupoli, delle figlie Ida e Anna Maria Orlando, che hanno recitato alcune poesie. Accompagnate dalla musica al pianoforte di Franco Pignataro e Cecilia De Vita, la quale ha anche cantato, interpretando famose canzoni tra cui "Meraviglioso" e "Anema e core".
Gioconda Galluccio non è solo una splendida poetessa, autrice tra l'altro di racconti dal titolo "Vesuvio... fuoco e pane" e di un romanzo "Torre spezzata", ricevendo già negli anni Ottanta il premio di poesia "Città di Napoli" e successivamente il "Grand Prix Etoile d'Europe" e la "Medaglia Aurea" al Premio Nazionale Valle del Piave. È in definitiva una torrese doc, orgogliosa e innamorata della sua città, da affiancare per la sua bravura alla grande Maria Orsini, anche perché entrambe non hanno mai voluto abbandonare Torre Annunziata, il luogo di nascita ma anche del cuore.
(Gioconda Galluccio con le figlie Ida e Anna Maria Orlando)


