Erano le ore 16 del 3 luglio 1854, quando Don Luigi Morrone si presentò al Comune di Torre Annunziata, davanti al sindaco Francesco Rotulo, per dichiarare la nascita del figlio venuto alla luce un'ora prima. A quel bambino diede il nome del nonno Paolo aggiungendone altri due, Alfonso e Vincenzo. Il primo cittadino lo registrò con l'atto 249, scrivendo nello stesso che era stato partorito da Donna Maria Cirillo, di anni trenta, moglie di Don Luigi, di anni ventinove, negoziante, domiciliati entrambi alla Strada Regia di basso ( l'attuale corso Vittorio Emanuele III).
Il neonato venne battezzato lo stesso giorno nella chiesa della Santissima Annunziata. Abbiamo preferito dilungarci su questo atto di nascita perché si riferisce ad un famoso torrese, del quale è possibile reperire facilmente le notizie su Wikipedia ma non queste, mai pubblicate così dettagliate sulle sue origini familiari. Infatti ci riferiamo a Paolo Morrone che è stato nominato ministro della guerra il 4 aprile 1916 e il 15 maggio successivo senatore del Regno d'Italia.
Fin da giovanissimo, a 17 anni, fu ammesso alla scuola militare di fanteria e cavalleria di Modena, poi nominato sottotenente tre anni dopo. Primo classificato al corso di guerra nel 1884, nel 1890 fu inviato da capitano in Eritrea, alla campagna d'Africa, e il suo generale , Antonio Baldissera, disse di lui: “Questo giovane andrà lontano, ha cultura, sangue freddo, volontà ferrea, equilibrio di carattere, desiderio di apprendere e capacità di coordinare".
Paolo Morrone entrò infatti rapidamente nella gerarchia militare, fino al grado di generale. Sul fronte, durante la Grande Guerra, era sull'Isonzo, e condusse, incurante dei pericoli sulla linea di fuoco, alla vittoria le sue truppe, formate in gran parte da napoletani e meridionali, che lo adoravano. Fu nominato dal re Vittorio Emanuele III Commendatore dell' Ordine Militare di Savoia e ricevette persino la Legione d'Onore dal Presidente della Repubblica Francese. Il podestà di Torre Annunziata, Pelagio Rossi, volle conferire a lui, il 19 gennaio 1930, una medaglia d'oro nello stesso giorno dell'inaugurazione del Monumento ai Caduti di piazza Cesàro.
Paolo Morrone morì a Roma il 4 gennaio 1937, a 82 anni. L'amministrazione comunale della sua città natale gli intitolò il Largo Polveriera, il piazzale antistante lo Spolettificio, oggi piazza Paolo Morrone.


