Peppe Iodice e il suo "Ho visto Maradona" hanno segnato il ritorno a Torre Annunziata del Grande Teatro. Una lunga assenza causata dalla pandemia, ma soprattutto dalla chiusura definitiva dell’ultima sala teatrale e cinematografica in città, il Politeama.

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Torre Annunziata e il Cinema Teatro Nexus, struttura attiva da qualche mese all’interno del Complesso Commerciale Maximall Pompeii, ieri sera è stata inaugurata la rassegna teatrale promossa dal Teatro Pubblico Campano con un autentico sold out. Il cartellone prevede otto spettacoli acquistabili in abbonamento, ma anche singolarmente.

La kermesse si è aperta con lo show “Ho visto Maradona”, scritto dallo stesso Peppe Iodice, Francesco Burzo e Marco Critelli con l’attenta regia di Francesco Mastandrea. L’affermato performer domina il palco mediante un utilizzo straordinariamente consapevole della satira che impiega con efficacia e assoluta capacità penetrativa nell’animo dello spettatore. Con il pretesto di un fantomatico contatto per 24 ore con l’aldilà, Iodice racconta questi incontri sovrannaturali con libertà espressiva, talento mostruoso e una narrazione ironica mai piatta, banale, prevedibile. Il comico partenopeo gioca con i paradossi, con asserzioni bizzarre e stravaganti che, però, conducono a denudare verità assolute. Un livello di rappresentazione sempre più magistrale che conclama un’artista tra i pochi attori oggi in Italia in grado di trapassare gli schermi televisivi e riempire i teatri.

«Maradona è un pezzo decisivo della mia adolescenza. Dopo la sua morte ho pianto più di quanto avrei potuto immaginare. Così ho pensato di scrivere questo testo su ciò che può esserci oltre la morte con una visione molto ottimistica e, perché no, anche realistica», sostiene Peppe Iodice. Nello spettacolo, dunque, non si parla di calcio. Il protagonista, in questo astratto decesso a tempo determinato, percepisce una serie di anime – intime, famose, anche imprevedibili – ma ne incontra solo una, quella del più grande calciatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Le informazioni che acquisisce le elabora e, alla sua esilarante maniera, le restituisce al suo “ritorno” tra i vivi agli interlocutori sul palco: il collaboratore più stretto (un puntuale Francesco Mastandrea che interpetra se stesso) e il prete (un efficace Salvatore Catanese).

"Ho visto Maradona", attraverso l’esorcizzazione della morte, si trasforma in un inno alla vita. Un invito a viverla in ogni istante, senza indugiare, senza prorogare la trasmissione di condivisione, affetto, tenerezza, amore. Uno show dal ritmo assolutamente ipnotico con picchi esilaranti e riflessivi: zero pause e simbiosi assoluta e incondizionata con il pubblico.

Il prossimo appuntamento teatrale della rassegna al Nexus è per mercoledì 17 dicembre con un classico: “La cantata dei pastori” con Peppe Barra e Lalla Esposito. L’adattamento è dello stesso Peppe Barra e di Lamberto Lambertini che ne cura anche la regia.  

Info: Teatro Pubblico Campano 0817345210 - Nexus Maximall 08119716860 - 3770978052